Marano sconvolta dai tragici fatti recenti. Il sindaco: “Prendiamoci cura gli uni degli altri”
“Non stiamo soffrendo da soli”. E’ questo uno dei passaggi conclusivi della lettera accorata che il giovane sindaco di Marano Vicentino, Marco Guzzonato, ha scritto di propria mano e diffuso ai concittadini e alla stampa locale attraverso i canali del Comune. Una riflessione sul valore della vita e insieme un’esortazione a rimanere uniti e a misurare il peso delle parole che giunge all’indomani di lutti angoscianti e difficili da accettare che hanno colpito all’improvviso una comunità di meno di 10 mila abitanti.
Legati a fatti di cronaca accaduti in questi caldi giorni d’agosto e culminati con le morti di Alioune Ndiaye, il 19enne travolto all’alba di sabato 7 agosto in bicicletta mentre era diretto al posto di lavoro, e del più recente dramma di via Molinetta di lunedì mattina, con due colpi di fucile a porre fine cruentemente all’esistenza dell’artigiano in pensione Mario Testolin (67 anni), freddato dal vicino di casa Gelindo Grisotto. Suicida in cella, a distanza di meno di 24 ore, suscitando un polverone di polemiche sulla sorveglianza carceraria ad aggiungersi allo sgomento.
A questi tragici eventi si è unito anche il dolore di una famiglia e degli appassionati vicentini della montagna per la grave perdita di Marziano Cortese, salutato stamattina in chiesa nel cuore di Marano. La domenica di Ferragosto, purtroppo, per una tragica fatalità il 60enne esperto alpinista è precipitato da una parete del Gruppo del Fumante, perdendo la vita. Quattro concittadini morti in meno di una decina di giorni non possono che lasciare il segno in questa estate tra i maranesi. Eventi tra loro differenti e accomunati dalla lacrime versate da chi rimane, certo, ma con i casi di strada Maranese e di Molinetta a condividere strascichi destinati a rimanere aperti viste le successive e inevitabili cronache giudiziarie.
Riportiamo interamente l’accorato messaggio del sindaco Guzzonato, come spunto di di riflessione non solo per i membri della comunità locale, ma per tutti i lettori. “Care concittadine e concittadini, negli ultimi giorni la nostra comunità ha dovuto affrontare lo sgomento e il dolore di eventi tragici ed inaspettati che ci scuotono nel profondo. Una giovane vita spezzata in un terribile incidente stradale mentre si recava al lavoro, lasciando familiari ed amici nel lutto e nel pianto, un violento omicidio che ha gettato nella disperazione e nello sconforto una famiglia, seguito da un ulteriore atto suicida che ha aggiunto dolore ad altro dolore per un’altra famiglia. Sono ancora in corso, da parte delle istituzioni competenti, gli accertamenti ed indagini che speriamo possano fare piena chiarezza sulle dinamiche di questi fatti.
In questo momento ritengo importante sottolineare che debba prevalere in noi il rispetto per le vite stroncate, per le vite da oggi in poi irrimediabilmente segnate, per le loro famiglie, per le loro amiche ed amici. Il Comune ed i suoi Servizi Sociali sono al lavoro per dare loro conforto ed assistenza. Come sempre, ma ancor più in questa fase, ricordiamoci che le nostre parole sono potenzialmente in grado di generare altra sofferenza, usiamole con estrema cura e responsabilità.
Quello che una comunità forte come la nostra può fare, adesso, è reagire come abbiamo fatto di fronte a prove altrettanto dure del recente passato: ritrovare subito il senso di orientamento rispetto al valore della vita, riaffermare, partendo dalla nostra rete di affetti più prossima per arrivare alla collettività, che le nostre relazioni sono piene e realizzate solo se partono dal profondo rispetto per la dignità e la vita dell’altra persona, sia essa a noi congiunta o sconosciuta. Prendiamoci cura gli uni degli altri, sempre, in ogni ambito di socialità, anche per affrontare divergenze e problemi. Mettiamo al centro l’inestimabile valore della vita di ciascuna persona ed il rispetto fondamentale che esso pretende da noi.
Ci sentiamo profondamente sconvolti da quello che è successo, ma sapremo stare al fianco di chi affronta perdite insopportabili, di chi non si da pace, sapremo stare al fianco di una piccola e nobile comunità nella comunità, le famiglie di via Molinetta. Ringrazio ciascuna e ciascuno di voi perché so che non stiamo soffrendo da soli, stiamo soffrendo insieme, e che insieme riusciremo a risollevarci”.