Popolare di Vicenza, il 55% degli azionisti ha detto sì alla transazione. 30 milioni ai soci “poveri”
Banca Popolare di Vicenza stanzia 30 milioni di euro per gli azionisti “in condizioni disagiate”. Intanto il 55 per cento degli azionisti con la banca ha manifestato interesse per l’offerta di transazione proposta dall’istituto dal 9 gennaio scorso, che prevede la restituzione di una quota di circa il 15 per cento del valore delle quote acquisite negli ultimi anni (9 euro). Per raggiungere l’obiettivo prefissato, cioè ottenere il “sì” dell’80 per cento di 94mila soci che rispondono a questo target entro il 22 marzo, Bpvi cerca ora di incentivare le adesioni con questo ulteriore stanziamento.
Di seguito, la nota stampa della banca:
“Banca Popolare di Vicenza ha deciso di costituire un fondo per complessivi 30 milioni di euro a sostegno degli azionisti che versano in condizioni disagiate. L’iniziativa si basa sulla consapevolezza della presenza di situazioni di impoverimento e grave disagio sociale che coinvolgono alcuni azionisti risparmiatori di Bpvi, oltreché sulla volontà di ricostruire un rapporto di fiducia tra la banca e i suoi soci risparmiatori. Il fondo è riservato esclusivamente agli azionisti che rientrano nel perimetro dell’offerta di transazione e che rinunciano ad azioni risarcitorie, l’attivazione del fondo è subordinata all’esito positivo della stessa offerta.
La struttura dell’iniziativa, le condizioni di accesso al fondo, la somma massima erogabile per singolo aderente e ogni altro elemento di dettaglio dell’iniziativa sono, al momento, in fase di studio e saranno resi noti una volta deliberati, assicurando ogni più ampia informativa ai soggetti destinatari dell’iniziativa medesima.
Si rende altresì noto che la banca, ad oggi, non ha assunto alcuna decisione in merito alla estensione del periodo di adesione all’offerta di transazione avviata il 9 gennaio 2017, con data ultima per la sottoscrizione prevista per il 22 marzo 2017.
Alla data odierna l’offerta di transazione ha fatto registrare 53.521 manifestazioni di interesse (pari al 55% delle azioni oggetto del perimetro) a fronte delle quali sono stati già sottoscritti 35.027 accordi transattivi (pari al 29,1% delle azioni in perimetro).”