Rissa fra giovanissimi, in tanti a incitare in cerchio i “contendenti”
Sta indagando la Digos sulla rissa fra adolescenti in centro a Vicenza che sabato pomeriggio ha coinvolto (come spettatori per la maggior parte) fra i 150 e i 200 ragazzini suddivisi in due bande, una di Creazzo e una di Vicenza.
La Questura in una nota ha fornito la versione dei fatti per come è stata accertata dalle forze dell’ordine.
Tutto è iniziato nelle prime ore del pomeriggio di sabato, quando la Questura è stata informata della possibile presenza in pieno centro storico di alcuni gruppi di giovani, in gran parte minorenni, che – dopo essersi provocati nei giorni precedenti su vari social network (tra cui Ask.fm, Facebook e chat di WhatsApp) – si erano dati appuntamento per azzuffarsi. La notizia ha portato le forze dell’ordine ad intensificare la vigilanza nel centro storico con alcune volanti e con la presenza di carabinieri.
Verso le 17 un consistente gruppo di ragazzini, circa 150, presenti in Piazza Matteotti, alla vista della polizia hanno iniziato ad allontanarsi, dirigendosi verso corso Palladio, fino a raggiungere Campo Marzo. Alcuni dei ragazzi, tutti minorenni, sono stati controllati dalle volanti e hanno confermato alla polizia di aver appreso dai social network dell’intenzione di alcuni di loro di picchiarsi.
Il gruppo si sarebbe mosso compatto fino a Campo Marzo, dove personale della Digos che era occupato in un altro servizio ha fermato uno dei ragazzi che aveva un atteggiamento di sfida e provocazione nei confronti delle forze dell’ordine. Il giovane nel corso dell’identificazione ha opposto resistenza, spintonando ripetutamente il personale di polizia che lo stava controllando. Per questo è stato accompagnato in Questura, fotosegnalato ed identificato. Si tratta di un 19enne di Creazzo, B. A., già conosciuto dalle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e contro la persona. E’ stato denunciato all’autorità giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale.
Verso le 18, il gruppo si è ricompattato nei pressi di piazza dei Signori. Qui due ragazzini hanno iniziato a darsele di santa ragione (video) mentre tutti gli altri (circa una cinquantina di giovanissimi) li incitavano chiamandoli per nome. Al sopraggiungere della polizia, il gruppo si è disperso, mentre i poliziotti hanno portato in Questura e poi denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale (per aver offeso la pattuglia intervenuta sul posto) B.I., un diciannovenne do Monticello Conte Otto.
Le indagini sono ancora in corso ma in Questura sono convinti che quanto avvenuto non abbia nessuna connotazione politica o ideologica e sottolineano che vi hanno preso parte sia maschi che femmine. Gruppetti di giovani che si sono provocati l’un l’altro per futili motivi, insomma, mentre i numeri consistenti di “convocati” alla rissa avrebbe a che fare con la curiosità suscitata dal passaparola sui social della “sfida”, “una partecipazione a mero titolo di curiosità, per assistere alla zuffa di un numero ristretto di persone, sfidatesi per regolare pubblicamente questioni derivanti da motivi futili, legati all’ambiente adolescenziale” afferma l’ufficio di gabinetto della Questura nella sua nota. Non ci sarebbe stata insomma una enorme zuffa collettiva che avrebbe coinvolto tutti i partecipanti. Resta il fatto che quanto è successo non ha precendenti in una città come Vicenza.