Sindacati in protesta e lutto per la comunità di Altavilla dopo la morte di un magazziniere
E’ morto con ogni probabilità per lo schiacciamento, sotto il peso – si parla di vari quintali – di un bancale di serramenti in fase di movimentazione, lo sfortunato giovane vicentino Giuseppe Tagliapietra. Aveva solo 29 anni e risiedeva poco lontano dal deposito scenario della disgrazia, padre di un figlio. E’ lui la vittima del tragico incidente sul lavoro avvenuto sabato alla Tecnomat di Altavilla Vicentina, grande centro di distribuzione di arredi, per una tragica notizia di cronaca che ha sconvolto non solo familiari, colleghi e amici, ma tutta la comunità locale.
Tagliapietra era rimasto gravemente ferito all’interno dell’azienda di via Olmo, in seguito al travolgimento da un bancale, avvenuto poco prima di mezzogiorno: su di lui sono caduti in blocco unico da finestre e altri infissi da un’altezza di alcuni metri, venendo soccorso prima dai colleghi e poi dalla squadra sanitaria del Suem 118 giunta sul posto in ambulanza. Ogni tentativo di riportarlo in vita all’ospedale San Bortolo alla lunga è stato vano dopo che il cuore si è fermato. Troppo profondi ed estesi i traumi riportati nel malaugurato incidente.
Sabato sul luogo dell’incidente, nello spazio retrostante esterno, si sono concentrati i rilievi dei Carabinieri e dell’Ulss 8 con i tecnici dello Spisal, all’opera per verificare il rispetto dei parametri minimi di sicurezza e ricostruire la causa precisa dell’evento con esiti mortali per il giovane dipendente del punto vendita. Il giovane viveva proprio ad Altavilla. Un nuovo incidente mortale nel Vicentino – il quarto nel 2024 – che è accaduto cinicamente alla vigilia della 74esima Giornata Nazionale per le vittime di incidenti sul lavoro. Raccolte anche le testimonianze dei colleghi, sconvolti, presenti sabato nel luogo.
Giuseppe lascia nel dolore la madre, la sua compagna e una bimba in tenerissima età, un altro lutto nella famiglia Tagliapietra, che già aveva pianto qualche tempo fa la perdita del padre del magazziniere morto nel recente sabato d’ottobre. In segno di lutto e di rispetto, l’azienda Tecnomat sabato ha chiuso i battenti per la restante parte della giornata, inviando un testo ufficiale alla stampa in cui “esprime solidarietà e si stringe intorno alla famiglia di Giuseppe. Un ringraziamento va a tutti i colleghi che hanno prestato soccorso e ai sanitari accorsi. Confermiamo in questa sede che la sicurezza dei collaboratori e dei clienti è da sempre una priorità“. La riapertura domenicale del punto vendita, però, come riporta anche la testata RaiNews, ha suscitato voci di protesta ad Altavilla.
Anche l’amministrazione comunale di Altavilla ha reso pubblico il cordoglio a nome della comunità locale, mentre dalle sigle sindacali si annunciano iniziative di protesta oggi, di fronte all’azienda di via Olmo, dopo l’ennesimo dramma accaduto su un luogo di lavoro (Unione Sindacale di Base per il Veneto). “Morire in questo modo è inaccettabile – si legge nella nota di Filcams Cgil di Vicenza -. Chi lavora va protetto! Salute e sicurezza devono essere le priorità nei luoghi di lavoro, per questo metteremo in campo al più presto un’iniziativa per diffondere informazione e sensibilizzazione su questi temi cruciali”.