Da venerdì il balletto internazionale protagonista a Vicenza e Schio con il Danza in rete festival
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E’ alle porte l’ottava edizione di Danza in Rete Festival, “Under the spotlight”, l’evento diffuso di danza contemporanea promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza (in collaborazione con una rete di soggetti istituzionali e operatori culturali del territorio e nazionali) che coinvolge le città di Vicenza e Schio. In tre mesi di intensa programmazione sono in scaletta sia una serie di spettacoli di rilievo internazionale che momenti di approfondimento e coinvolgimento.
Il progetto, giunto quest’anno all’8a edizione, è riconosciuto dal Ministero della Cultura. I palchi dei teatri di Vicenza e Schio saranno calcati da importanti ensemble internazionali, così come dai più rappresentativi compagnie e artisti italiani. Previste anche numerose proposte di giovani e giovanissimi autori.
“Sotto i fari, al centro dell’attenzione” oltre che il titolo, è l’obiettivo programmatico della nuova edizione del Festival, un evento culturale fortemente orientato al futuro ma che non dimentica le solide radici, la tradizione che prende vita nella storia pluridecennale della stagione di danza del Teatro Comunale (Vicenza Danza è giunta quest’anno alla sua 28esima edizione).
Si parte venerdì 14 febbraio con una prima nazionale: lo spettacolo “Cenerentola”, presentato dalla compagnia francese Chicos Mambo diretta dal coreografo Philippe Lafeuille, in programma in Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza, venerdì 14 febbraio alle 20.45.
Il secondo appuntamento è previsto il giorno seguente, sabato 15 febbraio alle 20.45 al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza: la proposta è “Davidson”, una creazione del 2022 del Balletto Civile, direzione artistica di Michela Lucenti che firma anche la coreografia.
Il festival si snoda in un cartellone molto articolato, con spettacoli e appuntamenti in programma per 13 settimane per un totale di 70 eventi performativi, progetti educativi e incontri di avvicinamento e partecipazione. Si parte il giorno di San Valentino per finire venerdì 16 maggio con appuntamenti che si svolgono in spazi teatrali e civili delle due città e prevedono spettacoli di danza, performances, incontri con gli artisti, approfondimenti, laboratori e masterclass.
Il senso profondo dell’operazione culturale è quello di guardare le differenze da un’altra prospettiva, viverle come possibilità di contatto e relazione, superare le diffidenze per condividere visioni, prospettive e sogni, facendo rete con il tessuto sociale.
L’Artista in rete
E’ questa la novità dell’edizione 2025, un ulteriore sviluppo che consentirà una durata triennale della “dimora artistica e creativa” di un giovane artista, per supportare la sua attività creativa “in un confronto mirato con tutte le componenti dell’ecosistema festivaliero”: l’artista scelto per il triennio 2025-2027 è Adriano Bolognino, coreografo partenopeo under35 tra i più acclamati della scena nazionale e non solo.
Gli artisti e il palinsesto
Come di consuetudine i protagonisti della sezione spettacoli sono importanti ensemble internazionali che popolano di danza nella stagione del Comunale, di cui il festival rappresenta inizialmente uno sviluppo; in questa edizione, saranno nel vicentino la compagnia francese Chicos Mambo, la britannica di origini indiane Seeta Patel Dance, l’elvetico Ballet Junior de Genève, la spagnola Compania Antonio Gades e lo statunitense Tulsa Ballet, realtà in grado di rappresentare un ampio spettro stilistico-creativo della danza contemporanea. Si confronta con loro una compagine di compagnie consolidate e coreografi senior e junior italiani, tra i più rappresentativi delle diverse tendenze come Balletto Civile/Michela Lucenti, Collettivo Giulio e Jari, Compagnia Enzo Cosimi, COB Compagnia Opus Ballet, Simona Bertozzi, Equilibrio Dinamico, Silvia Gribaudi, tutti artisti riconosciuti e pluripremiati che contribuiscono a “fare luce” sulla scena di danza nazionale e sulla sua storicizzazione recente. Il programma completo è su festivaldanzainrete.it – facebook.com/festivaldanzainrete – instagram.com/festival_danzainrete
I luoghi
La programmazione tradizionale è affiancata da una proposta outdoor con performance di danza che animano e danno un nuovo volto a siti del patrimonio culturale della città (la Loggia del Capitaniato a Vicenza, il Castello, la Fabbrica Alta e il Giardino Jacquard a Schio). A Vicenza si rinnova la scelta di alcuni luoghi palladiani di grande prestigio, come Palazzo Chiericati, sede del Museo Civico e l’importante Ala Roi recentemente inaugurata, mentre i teatri e i loro spazi (il Teatro Comunale di Vicenza con la Sala Maggiore e il Ridotto, le sale prove, i foyer e i palcoscenici, il Teatro Civico a Schio) rappresentano i luoghi dove la grande danza è ospitata e dove gli spettatori possono vivere, approfondire e partecipare all’esperienza coreutica; alcune performance avvengono invece in sale dedicate alla programmazione contemporanea, come il Teatro Astra (gestito dal Centro di Produzione La Piccionaia) e il Teatro Spazio Bixio (gestito da Theama Teatro), luoghi emblematici della sperimentazione in ambito performativo. Danza in Rete Festival si conferma con un programma di alto valore. Un progetto sostenuto dalla comunità che con coraggio continua a credere che i temi civici e le interconnessioni siano fattori di crescita oltre che intrattenimento.
Paolo Tedeschi