Ilaria Fantin e l’impegno per la cultura: “Lavorare insieme per valorizzare le risorse di Vicenza”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Cosa significa essere assessore alla Cultura? Le risposte a questa domanda sono potenzialmente tante quanti sono gli assessori del Vicentino, del Veneto e dell’Italia intera. Chiamata in causa da Radio Eco Vicentino, Ilaria Fantin, assessore alla Cultura della città di Vicenza, ne ha parlato con Mariagrazia Bonollo e Gianni Manuel ai microfoni de “L’Eco dei Comuni“.

Assessore Fantin, perchè dà molta rilevanza all’apertura della nuova Ala Roi del Museo Civico di palazzo Chiericati?
“Era un cantiere aperto da tanti anni, che siamo felici di aver restituito finalmente alla cittadinanza. Con più di 300 opere contenute in 11 sale, palazzo Chiericati è oggi ancora di più un museo importantissimo per tutto il Veneto. Un percorso che va dal Duecento all’Ottocento, attraverso grandissimi capolavori di artisti come Montagna, Tiepolo e van Dyck. Una fonte di enorme orgoglio per chi è della zona ma anche un attrattore molto importante per il turista”.

Ascolta “Ilaria Fantin: “Vicenza riparte con la cultura”” su Spreaker.
Lei crede molto atte attività diffuse.
“Vero, e stiamo lavorando molto in questo senso. All’interno dei musei, quasi ogni settimana c’è una conferenza di approfondimento oppure attività e laboratori per bambini. Quest’ultimo è un target al quale tengo tantissimo, perché penso che Vicenza sia una città a misura di famiglia. Io spero che in questi anni lavoreremo tutti insieme come amministrazione per portare avanti questa idea di città”.

Lei ha un diploma di liutista preso al Conservatorio di Vicenza. Quanto ha inciso il suo percorso da musicista nella scelta di impegnarsi nella vita amministrativa della città?
“Moltissimo. I direttori hanno creduto negli studenti di quel periodo. Sono stati anni belli, e mi è venuta voglia di restituire quello che mi era stato dato. Per questo è importante offrire opportunità ai giovani: penso appunto che poi ci sia un momento in cui viene voglia di restituire qualcosa agli altri. Se quel momento non arriva, diventa tutto molto triste. Credo che il ruolo dell’assessore sia quello di essere un facilitatore. Certo, si possono dare delle indicazioni in base alle necessità della città. Però poi possiamo contare su un fior fiore di associazioni e direttori artistici. Serve anche molto entusiasmo, senza quello non si va da nessuna parte, perché sono talmente tanti gli ostacoli che se non c’è una molla non si va avanti”.

Cosa sta caratterizzando il suo mandato?
“Ritengo che sia importante partire dal ‘sì, si può fare’. Non bisogna darsi sempre dei freni, ma piuttosto portare a termine le cose. Appena insediata, ho creato il Forum della Cultura, per unire tutte le associazioni culturali di Vicenza. Ho raccolto l’adesione di più di settanta associazioni, insieme alle quali stiamo decidendo le linee che deve avere la politica culturale della città. È questo che bisogna fare, lavorando molto con le nostre risorse perchè a Vicenza non manca nulla, praticamente in ogni ambito”.

Avete lanciato anche la Platinum Card.
“Si, era un’idea che mancava in città. L’intento è quello di affezionare ai Musei Civici i nati e i residenti a Vicenza e in provincia. La card costa 20 euro, dura 365 giorni dal momento in cui viene fatta e permette di entrare nei Musei Civici di Vicenza quante volte si vuole. Abbiamo superato le 500 card nel solo primo mese di lancio. È una grandissima soddisfazione”.

Gabriele Silvestri