Le novità di Ronzani Editore: il Nordest di Lago, la poesia, l’ignoranza e l’etica e molto altro

Forse non esiste periodo migliore dell’inverno per godersi la compagnia di un bel libro. Dopotutto, il meteo freddo e spesso uggioso non invoglia di certo a rimanere troppo a lungo all’aperto. Si pone, quindi, la questione di come impiegare i propri ritagli di tempo libero dovendo stare al chiuso, e al calduccio. Ed è a questo punto che i libri entrano in gioco: la lettura, infatti, rappresenta un’ottima combinazione di svago e arrichimento culturale. Il mercato del libro, però, offre un’ampia gamma di titoli: quali scegliere? Ronzani Editore, attingendo al catalogo delle sue novità, offre alcuni suggerimentie li ha condivisi con gli ascoltatori di Radio Eco Vicentino.

Nel suo articolo di congedo dalla direzione del “Gazzettino”, Giorgio Lago si definiva “il facchino del Nordest”: il suo ruolo di giornalista lo vedeva come quello di chi trasportava materiali, progetti, idee, per costruire l’immagine di un’area strategica per il Paese. A vent’anni dalla sua scomparsa, “Il mio Veneto e altri scritti” si propone di restituirne l’essenza e la pluralità dell’immagine. Il libro è suddiviso in due grandi filoni. C’è il Lago visto e raccontato da fuori, da chi ha intersecato la sua lunga strada. E c’è poi, soprattutto, il Lago che esce dai suoi tantissimi scritti, da giornalista di sport a direttore di testata.

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“Mettere in versi la vita” era il programma poetico di Giovanni Giudici, uno degli autori più amati da Mauro Sambi. Il quale può “trascrivere fedelmente, senza tacere / particolare alcuno l’evidenza” della propria condizione umana, e può, come nel suo nuovo libro “Cura“, mettere in versi l’inciampo della malattia. La quale chiama in causa il bisogno e la responsabilità della cura, termine che per Sambi è soprattutto legato alla possibilità che la poesia ha di “tentare una forma di salvezza non effimera e non fallace di tutto ciò che abbiamo perduto, di tutto ciò che ha patito l’ingiustizia della fine e della morte, [e] farlo risuonare in una piccola durata che persiste quanto il presente della nostra eternità”.

In una società smarrita come l’attuale, nessuno può permettersi il lusso di non saper distinguere il bene dal male, l’informazione dalla propaganda. Qual’è il rischio dell’inconsapevolezza? È la domanda alla quale Giuliano Pisani cerca di rispondere con “L’ignoranza e la scelta. Etica per un’umanità disorientata“. Chi è convinto di sapere ciò che non sa, è facile preda di ideologie che minano alla base la pacifica convivenza. Come evitare di cadere vittima della stessa sirena? È lungo il lavoro da fare per costruire una comunità consapevole. Ma sarà bene provarci, tenendo a mente che essere coerenti significa agire in conformità a ciò che è giusto e doveroso di fronte ad una specifica scelta.

Comisso en français“, di Agostino Contò, ricostruisce le relazioni culturali di Comisso con l’editoria francese. Un’antologia di scritti di Giovanni Comisso finora mai pubblicati in Italia, apparsi sulla rivista “Arcadie” a partire dal 1956: tra questi, Riminiscences, Le diable boiteux (la prima stesura di Cribol, uscito in Italia nel 1964) e una versione inedita di Gioco d’infanzia, ultimato già nel 1932 ma pubblicato in italiano solo nel 1965, ad eccezione di alcuni estratti. In chiusura, un excursus sulle prime fasi della creatività comissiana negli anni dell’impresa di Fiume, sull’esperienza di “Yoga” e sugli incontri e le amicizie di una vita: Filippo de Pisis, Léon Kochnitsky, Henry Furst e Guido Keller.

Filippo Moretto, con il suo “Il tempo dell’acqua“, sollecita invece l’impegno e le capacità che possono essere di ciascuno nel monitorare la gestione locale delle risorse idriche avendo in mente il bene di tutti. Le pagine di questo volume sono un invito all’azione, un’analisi teorica e al contempo pratica e pragmatica della situazione attuale con la proposta di sei modelli di comportamento, tali da contribuire a una gestione solidale e ordinata dell’acqua, bene primario e fondamentale. Un manuale tecnico ma divulgativo, che fornisce un quadro illuminato di cosa si può e dovrebbe fare quando si parla (e si prendono decisioni) a proposito di acqua.

Con “La via di Emilio. Un poeta tra due mondi“, Valeria Di Donato compie un viaggio nella memoria di Emilio Sergi, personaggio liberamente ispirato a Giacomo Scotti, uno degli intellettuali più rappresentativi della minoranza italiana di Croazia. Emilio ricostruisce i passaggi più importanti della sua vita, coincidenti per lo più con eventi salienti della Storia. Impegnato come giornalista presso “La Voce del popolo”, quotidiano in lingua italiana dell’Istria e Quarnero, nel 1960 finisce in carcere come “nemico del popolo” per un articolo contrario all’ortodossia ufficiale e il giornale lo licenzia. Nelle difficoltà di sfamare la famiglia, Emilio trova la salvezza nella poesia e nelle collaborazioni con i giornali italiani.

In occasione del Giorno del Ricordo, infine, Ronzani Editore propone un suo percorso letterario. “Martin Muma“, romanzo autobiografico di Ligio Zanini, è una poesia della giovinezza, della libertà e dell’eros, nonché testimonianza cruda e atto d’accusa degli orrori del totalitarismo. È quindi la volta di Nelida Milani, con la sua trilogia “Cronaca delle Baracche” (“L’osteria della Parenzana“, “Agnus Dei“, “La partita“) e “Di sole, di vento e di mare“.

Gabriele Silvestri