Un docufilm racconta la tragedia sulla Marmolada attraverso le voci dei soccorritori
E’ opera di due registi vicentini i cui nomi sono Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon il documentario intitolato Marmolada 03.07.22, presentato in anteprima in questi giorni al Trento Film Festival. Una pellicola che riporta indietro a ormai quasi due anni fa, ricordando nel titolo una data che ha segnato uno dei giorni più tristi e bui per le Alpi e per le Dolomiti, a causa del distacco di un seracco di ghiaccio e la conseguente valanga che investì e uccise anche 7 alpinisti vicentini. In tutto undici le vittime, di cui nove di nazionalità italiana (due della Repubblica Ceca), e nel bilancio finale gli 8 feriti. Di fatto dei sopravvissuti.
I due artisti della macchina da presa, entrambi bassanesi, hanno intervistato i soccorritori che si alternarono sulla Marmolada non appena le condizioni meteorologiche lo permisero, nel tentativo immediato di portare in salvo i sopravvissuti e poi in quello terribile del recupero delle salme di chi non ritornò a casa. A partecipare ai soccorsi nelle diverse fasi furono a decine, da ogni ambito. Tra essi anche guide alpine, come il valdagnese Paolo Dani, il cui corpo fu recuperato proprio dai sui stessi compagni.
Una memoria documentata per immagini e voci quella prodotta da Cineblend Srl, dedicata alla catastrofe del ghiacciaio più suggestivo e conosciuto delle Dolomiti, un dramma senza eguali nel passato recente che ha segnato anche le vite degli stessi soccorritori esperti che per primi raggiunsero l’area di montagna scenario dell’imprevedibile evento, causato dal caldo anomalo di quei primi giorni di luglio dell’estate di due anni fa. Il lavoro a quattro mani di Zarpellon e Lorenzato, dunque in concorso al Festival in Trentino, non riporta invece le voci dei familiari delle vittime, per scelta di rispetto nei confronti del dolore che hanno affrontato, e nello stesso tempo vuole omaggiarne la memoria. Così come avvenuto ad un anno dalla tragedia, il 3 luglio del 2023, in una commemorazione pubblica.
Da ricordare che un anno prima morirono oltre a Paolo Dani di Valdagno, il giovane papà di Malo (cresciuto a Isola ) Filippo Bari, il thienese (e residente a Zanè) Tommaso Carollo, la bassanese di origine Manuela Piran (oltre al fidanzato trevigiano Gianmarco Gallina), la coppia di Cittadella con attività professionale a Tezze sul Brenta composta da Erica Campagnaro e Davide Miotti (anche lui guida alpina), e il più giovane tra i vicentini, Nicolò Zavatta, il 22enne di Barbarano Mossano. Un tributo altissimo per la nostra provincia. Due, invece, i sopravvissuti rimasti feriti e che hanno perso qualcuno di caro nel crollo delle centinaia di metri cubi sulla Marmolada.
Marmolada, identificate tutte le undici le vittime. Sette sono vicentine