Benefici ed efficienza di un sistema fotovoltaico moderno
Dopo aver nominato spesso l’impianto fotovoltaico, oggi ve ne parlerò descrivendolo nelle sue particolari caratteristiche che personalizzano l’immobile di cui abbiamo parlato finora.
L’azienda che ha seguito l’intero impianto della palazzina in questione è la Tiemme snc di Schio, che ha installato l’impianto fotovoltaico e ha inoltre provveduto all’intero impianto elettrico dell’edificio.
L’impianto è di tipo tradizionale, ed è stato suddiviso per quattro utenze più una per le parti comuni. Questa divisione permette la gestione indipendente dei carichi delle singole utenze, mentre la gestione centralizzata serve per l’alimentazione del sistema di riscaldamento con pompa di calore, dell’ascensore e dei servizi comuni, favorendo così una maggiore sicurezza ed una maggiore praticità.
La parte più interessante riguarda l’impianto fotovoltaico che si trova nella copertura del vano scale fatto di ferro. La potenza dell’intero impianto è di 5,60 kWp. Il kWp è l’unità di misura che viene utilizzata per indicare la potenza istantanea erogata da una cella fotovoltaica o da un pannello fotovoltaico in determinate condizioni ambientali standardizzate, cioè con irraggiamento di 1000W/m2, temperatura della cella di 25°C.
L’intero impianto è collegato al contatore delle parti comuni e fornirà energia prima di tutto al carico che consuma di più, ossia il sistema di riscaldamento, ed in quota parte all’ascensore e alle luci delle parti comuni. Ognuno dei 20 pannelli presenti ha una potenza di 280 Wp di energia elettrica. Un pannello, detto anche modulo, è formato da 60 celle per una dimensione totale di 1 x 1,70 m, come la maggior parte dei pannelli che si trovano in commercio, ma presenta nella sua costruzione delle caratteristiche uniche.
Questi pannelli sono molto più efficienti rispetto ai pannelli classici, ovvero sono composti con celle monocristalline con un trattamento chiamato Perc che ne aumenta il rendimento ed inoltre sono incapsulate fra 2 vetri. Uno nella parte superiore rivolta verso il sole, l’altro nella parte inferiore. La cella inoltre è in grado di convertire la luce che arriva sul retro del modulo, cioè quella riflessa dalla pavimentazione. Per questo il fondo della struttura di copertura, dove sono ancorati i pannelli, è stato pitturato con materiale riflettente bianco e i pannelli sono sollevati dalla superficie di 60/70 cm.
Per sfruttare quindi tutta l’energia del sole i moduli sono stati posizionati con un’inclinazione di 7° rispetto al piano, e per averli paralleli alla struttura dobbiamo accontentarci dell’orientamento dell’edificio che si trova a 15° verso est. In questa situazione la produzione attesa è di 7.000 kWh annui andando a coprire la maggior parte dei consumi dell’edificio per le parti comuni.
Questo tipo di formazione delle celle si chiama bifacciale. Queste caratteristiche sommate ad una tolleranza di 0 -10 Wp per ogni modulo permette di avere una resa teorica maggiore del 20% della produzione in kWh attesa in un anno. Questa migliore resa è dovuta dalla qualità delle celle che sono meno soggette a micro fratture causate dal dilatamento dei materiali che compongono il pannello.
Tutti i pannelli sono stati collegati in serie con cavo solare da 6 mm2. L’impianto fotovoltaico è collegato ad un inverter Fronius Symo di 6 kw, che fornisce energia con precedenza all’impianto e l’eccedenza alla rete.
È stato montato anche un impianto di monitoraggio, in modo che la committenza, che gestisce l’immobile, abbia un continuo monitoraggio istantaneo e storico della produzione di energia, del consumo degli utenti e di quella che viene immessa in rete. Inoltre è possibile sapere il consumo delle pompe di calore nell’arco degli anni in via telematica su qualsiasi dispositivo informatico collegato.
Questo è necessario per conoscere la quantità di kWh immessi in rete regolati da un contratto di vendita di scambio sul posto tra la società proprietaria dell’immobile Valliland con GSE Spa.
Infine, escluse le detrazioni, considerando l’autoconsumo di elettricità, tenendo a mente che l’energia prodotta in eccesso viene venduta sul posto e il poco spreco del nostro edificio coibentato, concludiamo che il recupero della spesa per l’installazione dell’impianto è di circa 7 anni.
Concludendo, un consiglio per tutti i lettori dotati di un impianto fotovoltaico domestico. Per sfruttarlo al meglio usate i vostri elettrodomestici nelle ore principali della giornata diminuendo così l’energia prelevata dalla rete.