Amazon, stangata Ue per evasione da 250 milioni
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Stangata europea su Amazon. Il Lussemburgo ha concesso all’azienda di Jeff Bezos “vantaggi fiscali non dovuti per 250 milioni di euro“. Una pratica considerata illegale dall’Antitrust Ue che ha chiesto oggi al Granducato di recuperare la somma dal gigante di Seattle. È quanto scrive la la Commissione Europea al termine della sua indagine partita ad ottobre 2014. In pratica – rileva Bruxelles – “tre quarti dei suoi profitti non sono stati tassati” grazie ad un accordo fiscale (Tax ruling) stretto nel 2003.
Il Lussemburgo ha consentito ad Amazon di pagare “quattro volte in meno di tasse rispetto ad altre società” residenti nel Paese, ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, spiegando come si tratti di una “condotta illegale” perché “non si possono dare alle multinazionali benefici fiscali che altri non hanno”.
Non si è fatta attendere la replica di Amazon che – in una nota – fa sapere : “Riteniamo che Amazon non abbia ricevuto alcun trattamento speciale dal Lussemburgo e di aver pagato le tasse in piena conformità con la legislazione fiscale lussemburghese ed internazionale – si legge nel documento -. Studieremo la decisione della Commissione e valuteremo le nostre opzioni legali, tra cui il ricorso in appello. I nostri 50.000 dipendenti in tutta Europa rimangono focalizzati a offrire il miglior servizio ai nostri clienti e alle centinaia di migliaia di piccole imprese che lavorano con noi”.
La Commissione Ue ha inoltre deciso di deferire l‘Irlanda alla Corte di Giustizia per non aver recuperato dalla casa di Cupertino i 13 miliardi di euro di aiuti di Stato illegali, come richiesto nell’agosto 2016.