Bce, parla Lagarde: “Crescente incertezza. Dobbiamo garantire di non essere vulnerabili”


“Dobbiamo essere pronti a tutto e rafforzare la nostra determinazione a essere più forti, il resto sono speculazioni”. La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha parlato oggi davanti alla commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento Europeo. “Siamo determinati a garantire che l’inflazione si stabilizzi in modo sostenibile al nostro obiettivo di medio termine del 2%”, ha ribadito la presidente della Bce. “Soprattutto nelle attuali condizioni di crescente incertezza, seguiremo un approccio dipendente dai dati e riunione per riunione per determinare l’appropriata posizione di politica monetaria. Non ci stiamo impegnando in anticipo su un particolare percorso di tassi”.
Lagarde ha commentato anche l’imposizione di dazi Usa sulle importazioni di acciaio e alluminio dell’Unione Europa: “L’analisi della Bce suggerisce che una tariffa statunitense del 25% sulle importazioni dall’Europa ridurrebbe la crescita dell’area dell’euro di circa 0,3 punti percentuali nel primo anno”. Poi ha aggiunto: “Una risposta europea sotto forma di aumento delle tariffe sulle importazioni statunitensi aumenterebbe ulteriormente questa percentuale a circa mezzo punto percentuale”.
“Dobbiamo garantire che non si sia vulnerabili in nessuno modo, procedere rapidamente sull’euro digitale, garantire infrastrutture di pagamenti che funzionino bene e sviluppare l’unione dei mercati dei capitali a ritmo accelerato”, ha spiegato ancora Lagarde.
“Qualsiasi cosa” come un sequestro degli asset russi immobilizzati “dovrebbe realmente tenere conto delle conseguenze sulla stabilità finanziaria, nell’ordine monetario, dei principi di diritto internazionale che desideriamo tanto vedere rispettati da un paese come la Russia, anziché violarli”, ha rimarcato Lagarde. “E penso che su entrambi i fronti i governi dovranno riflettere a lungo e attentamente prima di decidere di muoversi in qualsiasi direzione”.
“Questo non ostacolerà la nostra capacità di rispettare il nostro mandato ‘whatever it takes’ a questo scopo” ha detto citando le parole del predecessore Mario Draghi e ha voluto rimarcare che l’istituto centrale resta focalizzato al proprio mandato indipendentemente dal fatto che i propri investimenti generino profitti o meno. Se l’agire Bce “fosse guidato dal profitto, comprometterebbe la nostra capacità di rispettare il nostro mandato”.
In merito agli 800 miliardi di investimenti per la difesa previsti dal piano ReArm Europe, “ovviamente avranno delle conseguenze, sia in termini di crescita della produzione, sia in termini di inflazione e livello dei prezzi”, ha detto Lagarde.