Trump: ripristinate le sanzioni contro l’Iran
Gli Stati Uniti hanno annunciato il ripristino di tutte le sanzioni contro l’Iran revocate in seguito all’accordo sul nucleare del 2015 voluto da Barack Obama. La nuova stretta Usa annunciata dall’amministrazione Trump è pronta a entrare in vigore lunedì 5 novembre, alla vigilia delle elezioni di metà mandato. Si abbatterà sopratutto su petrolio e banche.
Saranno otto però i Paesi che potranno continuare a importare petrolio iraniano senza incorrere a loro volta nelle sanzioni Usa, e tra questi – secondo quanto riportano l’Associated Press e l’emittente Al Arabya, citando fonti ufficiali americane – potrebbe esserci anche l’Italia, insieme ad altri Paesi alleati come Giappone, Corea del Sud, India. La lista potrebbe poi comprendere anche stati come la Cina e la Turchia. Mentre nessun altro Paese europeo dovrebbe godere dell’esenzione: uno schiaffo al Vecchio Continente che sul dossier Iran continua a esprimere fortissime critiche sulla linea dura dell’amministrazione Trump.
L’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini ha espresso “profondo rammarico” per il ripristino delle sanzioni americane nei confronti dell’Iran. In una nota congiunta con i ministri degli Esteri e delle Finanze di Francia, Germania e Gran Bretagna, si sottolinea l’importanza di mantenere ed implementare l’accordo sul nucleare, “fondamentale per la sicurezza dell’Europa e del mondo intero” e che “Teheran continui ad attuare tutti i suoi impegni”.