La Carta risparmio “Dedicata a te”: tutte le istruzioni per l’uso
Viene dato il via oggi alla distribuzione della carta acquisti, detta anche “dedicata a te”, contenente 382,50 euro per l’acquisto di beni e alimenti. L’iniziativa coinvolge coloro che non riescono ad acquistare beni di prima necessità. Parliamo dunque di una platea di un milione e trecentomila famiglie che hanno maggiori difficoltà nell’acquisto dei generi di primaria importanza, il cosiddetto “caro-carrello”.
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha spiegato che sono stati investiti 500 milioni di euro. Riceveranno la carta acquisti le famiglie di almeno tre componenti e con un Isee fino a un massimo di 15.000 euro. Sono stati esclusi dai beneficiari i percettori del reddito di cittadinanza, del Reddito di inclusione o di qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà, i percettori di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi) e Indennità mensile di Disoccupazione per i collaboratori (Dis-Coll), e ancora di Indennità di mobilità, Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, Cassa Integrazione (Cig) o qualsiasi altra forma di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.
La distribuzione delle carte di acquisto avviene presso gli Uffici Postali. Il beneficiario dovrà attendere di essere contattato dal Comune di appartenenza e solo dopo tale contatto, previsto a partire dal 18 Luglio, potrà recarsi all’ufficio postale.Non è necessario fare richiesta per averne diritto: i beneficiari, infatti, fanno parte di liste che sono state individuate dall’Inps. L’Inps quindi comunica la lista delle famiglie aventi diritto. Ricordiamo che, dopo il 15 settembre, i fondi rimanenti delle carte non attivate, saranno ripartiti tra gli altri beneficiari. Ai possessori della carta spetta anche uno sconto del 15% sulla spesa fatta nei negozi che aderiscono alla convenzione.
Sono 23 le voci incluse nella lista dei cibi acquistabili con la carta: carne, caffè, pesce fresco, omogeneizzati, pastine e latte, ad esempio. A fronte di questa lista di beni da poter acquistare, ne è stata stilata un’altra con gli alimenti che non vengono assolutamente contemplati. Tra i beni esclusi vi sono gli alcolici, ma anche alcuni alimenti come aceto balsamico, marmellata, pesce surgelato.
Il ministro della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ha spiegato la natura di queste due liste: “Ho individuato quei prodotti, tra i generi alimentari, che avessero un consolidato nelle produzioni di carattere interno”, quindi “l’elenco richiama, per il 90%, a produzioni che derivano dal nostro territorio”.