Continua la frenata dell’inflazione a giugno, rallenta anche su base annua
Continua la frenata dell’inflazione del mese di giugno, ma registra un aumento del 6,4% su base annua dopo il 7,6% di maggio.
Secondo l’Istat, l’indice dei prezzi al consumo “A giugno mostra una netta decelerazione, in un quadro di stabilità dei prezzi sul piano congiunturale. Il rallentamento dell’inflazione continua a essere fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici”. Secondo l’Istat “il rallentamento dei prezzi dei beni riflette l’andamento di quelli dei beni energetici, la cui variazione su base annua passa da +11,5% a +2,0%, per effetto principalmente della componente non regolamentata, che comunque continua ad aumentare. I prezzi del settore regolamentato continuano invece a calare e si accentua lievemente la flessione su base tendenziale”.
Rallenta anche il carrello della spesa. Secondo le stime preliminari, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto. Nello specifico, spiega l’Istat, rallentano i prezzi degli alimentari lavorati, dei servizi relativi ai trasporti, degli altri beni, dei servizi ricreativi, culturali e cura della persona. Rialzo però nei prezzi degli alimentari non lavorati.
Nell’anno, comunque, il tasso di inflazione è sceso dal 43,7% di aprile al 39,6 di maggio ed è sotto il 40% per la prima volta dopo circa un anno e mezzo. Nella nota, l’Istat spiega che “l’indice dei prezzi alla produzione dei servizi a maggio 2023 è aumentato quasi del 3% su base mensile e del 28,6% rispetto alla fine del 2022, mentre è sceso dal 71,8% di aprile al 65,47% di maggio. A maggio 2023, l’indice è aumentato in una serie di settori rispetto all’anno precedente, tra cui trasporto e magazzinaggio, alloggi e ristorazione, informazione e comunicazione, servizi immobiliari.