Crescita economica, l’Italia supera l’esame del rating ma rimane alto il debito pubblico

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Italia promossa. Davanti a Standard&Poors passa la prova, quando mancano pochi giorni al varo della manovra di bilancio, confermando le valutazioni espresse in precedenza dall’agenzia di rating: BBB con outlook stabile. E nonostante S&P ponga l’accento sulla sfida del debito, allo stesso tempo parla di “prospettive di crescita del Pil italiano rosee“, con l’economia che è attesa crescere di circa l’1% nel periodo 2024-2025 rispetto allo 0,2% del decennio precedente alla pandemia.

Per quanto riguarda invece l’elevato debito, tra i più alti tra quelli presi in esame, l’agenzia di rating esprime preoccupazione perché esso “limita la capacità del governo di effettuare investimenti a sostegno della crescita”. Un aumento del debito su cui pesano in maniera forte gli aggiustamenti legati al Superbonus, come osserva S&P. Migliora invece la traiettoria fiscale. L’Italia è infatti attesa raggiungere un saldo primario l’anno prossimo mentre il deficit è previsto scendere sotto il 3%, al 2,9%, nel 2027.

Tra gli altri elementi menzionati dall’Agenzia di rating nelle valutazioni sull’Italia figurano alcune sfide strutturali, in primis l’invecchiamento della popolazione. A giudicare dall’andamento del differenziale tra i rendimenti dei titoli di stato italiani e quelli tedeschi, il clima generale lascia presagire una maggiore fiducia rispetto al passato. Prova ne è lo spread tra Btp e Bund che è sceso sotto i 118 punti base, ai minimi degli ultimi tre anni.

Il commento del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti: “I giudizi delle agenzie di rating sono il risultato dell’azione responsabile di questo governo che si traduce in credibilità per l’Italia”.