Dazi, Mattarella al Forum dell’olio e vino: “Commercio come garanzia di pace”


L’olio di oliva e il vino, come la cultura, il design e la tecnologia, costituiscono veicolo e attrattiva del modello di vita italiano nel mondo. È il pensiero espresso dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto al 44/mo Forum della cultura dell’olio e del vino della Fondazione Italiana Sommelier in corso a Roma. Per il presidente Mattarella “le filiere produttive oggi celebrate sono manifestazioni di qualità che mettono insieme territori, saperi, professionalità, sostenibilità, salubrità e capacità. E così gareggiano alla costruzione di un valore immateriale vitale per comunità gravate spesso nel secondo Dopoguerra dal fenomeno dell’abbandono delle terre”.
Mattarella parla poi dei dazi. “Nuove nubi sembrano addensarsi all’orizzonte, portatrici di protezionismi immotivati, di chiusura dei mercati dal sapore incomprensibilmente autarchico, che danneggerebbero in modo importante settori di eccellenza come quelli del vino e dell’olio. Produrre per l’auto-consumo ricondurrebbe l’Italia all’agricoltura dei primi anni del Novecento. Legittimamente le associazioni dei produttori esprimono preoccupazione per le sorti dell’export”.
E le conseguenze, secondo il Capo dello Stato, potrebbero essere molto negative. “Misure come quelle che vengono minacciate – ha proseguito Mattarella – darebbero, inoltre, ulteriore spinta ai prodotti del cosiddetto ‘italian sounding’, con ulteriori conseguenze per le filiere produttive italiane, non essendo immaginabile che i consumatori di altri continenti rinuncino a cuor leggero a rincorrere gusti che hanno imparato ad apprezzare”. “Commerci e interdipendenza – ha quindi ribadito Mattarella – sono elementi di garanzia della pace”.