Decreto carburanti firmato da Mattarella: le novità a partire dall’esposizione del prezzo medio
Il decreto carburanti varato dal Governo è realtà: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, infatti, lo ha firmato e successivamente è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Tra le norme che entreranno in vigore da domenica 18 gennaio, anche quella che prevede l’obbligo per i benzinai di esporre alla pompa un cartello con il prezzo medio dei carburanti, calcolato di giorno in giorno dal ministero per le Imprese. Il prezzo medio dei carburanti, su base regionale, sarà pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy.
La precisazione. Si apprende che la frequenza, le modalità e la tempistica delle comunicazioni saranno definite con decreto dello stesso Dicastero, da adottarsi entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del dl carburanti. I benzinai avranno poi altri 15 giorni per adeguare la cartellonistica presso ogni punto vendita, anche quelli autostradali.
Le sanzioni. Sono previste multe fino a 6.000 euro, dopo il terzo stop di attività. In sintesi: i gestori degli impianti di carburante che non comunicheranno i loro prezzi e non esporranno nel punto vendita le medie calcolate dal ministero competente, potranno essere puniti con sanzioni che vanno dai 500 ai 6.000 euro. Accertamenti affidati alla Guardia di Finanza. Nel testo inoltre si legge: “Dopo la terza violazione può essere disposta la sospensione dell’attività per un periodo non inferiore ai sette giorni e non superiore ai 90 giorni”. L’accertamento viene affidato alla guardia di finanza, mentre le sanzioni saranno disposte dal Prefetto.
Le altre novità previste. Torna il bonus di 60 euro per pagare l’abbonamento del trasporto pubblico locale e ferroviario. Però, sarà destinato alle persone con redditi inferiori ai 20.000 euro; quindi, non più 35.000 come nella versione precedente della misura. Il decreto per l’intervento, prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro. Altre caratteristiche da ricordare: il buono porta il nominativo del beneficiario, è utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento, non è cedibile, non costituisce reddito imponibile e non rileva alla fine del computo del valore dell’indicatore Isee.