Disoccupazione in calo soprattutto per le donne ma disparità tra Nord e Sud


Secondo quanto emerge dal primo numero del bollettino Cnel sul mercato del lavoro, nato dalla collaborazione con l’Istat, nel 2024 il numero complessivo degli occupati ha raggiunto 23 milioni e 932 mila unità, con un incremento di 352 mila persone rispetto al 2023.
Il tasso di disoccupazione è in calo, in particolare per le donne. Questo andamento positivo lascia inalterata la differenza di genere nei tassi di occupazione”, che nelle donne italiane è pari a 16,8 punti percentuali in meno rispetto agli uomini, mentre per quelle straniere il gap sale a 26,5 punti.
“Sebbene il conseguimento di un titolo di studio terziario aiuti l’inserimento delle laureate nel mondo del lavoro – scrive il Cnel – si sottolinea l’urgenza di implementare politiche che promuovano la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, favorendo la conciliazione delle esigenze di vita e di lavoro e una effettiva parità delle retribuzioni”.
C’è però una disparità tra nord e sud Italia. Il Mezzogiorno, anche se con un +1,1% presenta in alcune regioni i tassi di occupazione più bassi dell’Ue. Il lavoro dipendente rimane il più diffuso, con una quota di part-time che supera il 28% per le donne, rispetto al 7% degli uomini.
Il contratto a tempo indeterminato rappresenta oltre l’86% del lavoro dipendente maschile, con uno scarto positivo di poco meno di 3 punti percentuali in tutte le ripartizioni ad eccezione del Mezzogiorno, dove raggiunge 4,3 punti.