Evasione fiscale: nel 2016 scoperti 27.500 trasgressori
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Grazie all’attività volta a debellare l’evasione fiscale, sono state oltre 27.500 nel 2016 le persone denunciate dalla Guardia di Finanza tra evasori totali, paratotali, lavoratori completamente e parzialmente in nero. E’ quanto comunica la Cgia secondo la quale questa azione di contrasto ha consentito di “recuperare” dai trasgressori 55,7 miliardi di euro di imponibile; un importo più contenuto rispetto a quello del 2015 (61,1 miliardi), ma comunque in linea con i dati conseguiti dal 2012 in poi.
La Cgia ricorda che il ‘nero’ in Italia ha dimensioni economiche molto preoccupanti, tanto che le ultime stime Istat dicono che l’economia sommersa si aggira attorno ai 194,4 miliardi di euro all’anno, il 12% del Pil italiano. Di questi 194,4 miliardi di euro di valore aggiunto generato dall’ economia sommersa, il 50,9% è ascrivibile a forme di sotto-dichiarazione dei redditi praticate dagli operatori economici (pari a 99 miliardi), il 39,7% al lavoro irregolare (che corrisponde a 77,2 miliardi), e il restante 9,4% (18,2 miliardi) ad altre componenti residuali di evasione, come ad esempio gli affitti in nero. Si ricorda, infine, che le unità di lavoro irregolari presenti in Italia sono oltre 3,6 milioni. Il 70% circa è costituito da persone occupate in prevalenza come dipendenti (pari a quasi 2,6 milioni). Incidenze molto elevate di irregolarità occupazionale si registrano nei servizi alla persone (47,4%), nell’agricoltura (17,5%), nel commercio/ristorazione (16,5%) e nelle costruzioni (15,9%).
Negli ultimi 16 anni l’attività dei finanzieri contro l’evasione fiscale ha consentito di “portare a galla” oltre 562 miliardi di euro di imponibile evaso e di “scovare” quasi 537.000 evasori.
Inoltre sempre l’attività della Gdf ha permesso di smascherare 1.450 i lavoratori ‘in nero’ o irregolari . 268 di loro sono stranieri, 27 i minori, impiegati soprattutto nei campi agricoli.
Durante le verifiche dal primo luglio alla prima settimana di agosto sono stati scoperti 460 venditori abusivi, privi di qualsiasi licenza o permesso e 1.600 esercenti che, pur avendo le autorizzazioni, non hanno comunicato al fisco l’inizio dell’attività o non hanno emesso scontrini.
Per quanto riguarda il contrasto del gioco e delle scommesse abusive, sui 635 interventi effettuati ne sono risultati irregolari uno su tre. Le verifiche hanno interessato anche i distributori di carburante, la contraffazione e il riciclaggio.
Infine 450 violazioni sono state riscontrate in Salento, nell’ambito dei controlli avviati sui proprietari di seconde e terze case che affittano nelle località di vacanza più in voga. Delle 811 verifiche effettuate dai finanzieri in tutta Italia una su due è risultata irregolare.
“Un cancro, grande o piccolo che sia, va comunque estirpato, per il bene del sistema economico del Paese”. Così il comandante generale della Guardia di Finanza, Giorgio Toschi, commenta il piano straordinario di controlli avviato dal Corpo a partire dal 1 luglio e mirato al contrasto dell’economia illegale nelle località di vacanza.