Fase 3, Colao presenta piano al premier: sei punti per rilancio
Il Comitato di esperti guidato da Vittorio Colao ha consegnato questa mattina alla Presidenza del Consiglio il suo rapporto finale che verrà illustrato nei prossimi giorni. Il piano propone obiettivi generali e sei ambiti fondamentali per il rilancio: Imprese e Lavoro; Infrastrutture e Ambiente; Turismo, Arte e Cultura; Pubblica Amministrazione; Istruzione, Ricerca e Competenze; Individui e Famiglie. Forza Italia ha invitato il premier Giuseppe Conte a renderlo subito noto a tutti, opposizione compresa”.
“Il Comitato – si legge in un nota – che ha operato su base volontaria e senza costo alcuno per la collettività, ha ringraziato il Presidente del Consiglio per l’opportunità offerta di mettere a disposizione delle istituzioni della Repubblica le proprie competenze. Un particolare ringraziamento va ai funzionari delle Istituzioni che nelle otto settimane di lavoro hanno contribuito, agevolato e supportato sul piano tecnico le attività del Comitato”.
Si legge ancora: “In questa seconda fase al Comitato è stato chiesto di suggerire visione, strategia e iniziative atte a facilitare e rafforzare la fase di rilancio post Covid19. Il precedente rapporto si era invece concentrato sulla metodologia da seguire e le condizioni da realizzare per le riaperture produttive avvenute nel mese di maggio”.
Mara Carfagna vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia ha dichiarato: “Il presidente del Consiglio renda noto subito il testo integrale del piano Colao consentendo a tutti gli italiani un accesso diretto e completo alle proposte della squadra di esperti insediata per disegnare le riforme indispensabili all’Italia”.
“Anche l’opposizione – ha aggiunto – ha diritto di conoscerne il contenuto senza ulteriori attese: se davvero si punta a coinvolgere tutte le forze del Paese nella fase della ricostruzione e del cambiamento, il lavoro del gruppo Colao non può essere usato come ‘proprietà del governo’ né essere centellinato attraverso le indiscrezioni giornalistiche. Servono trasparenza e coraggio per aprire un grande dibattito pubblico finalizzato a decisioni condivise”.
“In caso contrario – conclude – rischiamo che quanto prodotto dalla task force di esperti faccia la fine dei vecchi progetti di spending review: bellissimi, interessantissimi, finiti nel dimenticatoio in pochi giorni”.