Gas: i timori della chiusura del Nord Stream affossano le borse europee
Uno stop delle forniture di gas russo ad agosto porterebbe ad esaurire le riserve nei Paesi dell’euro già a fine anno innescando razionamenti e recessione. Lo stima un’analisi di tre economisti del Meccanismo europeo di stabilità. Secondo lo studio, senza interventi sui consumi il Pil dell’eurozona perderebbe l’1,7%, con un impatto del 2,5% per i due Paesi più esposti, Italia e Germania. Riducendo i consumi del 15%, come da piani Ue, l’impatto nei Paesi euro sarebbe invece dell’1,1%.
Le scorte di gas in Italia al momento sfiorano il 79%. Sono le cifre fornite dalla piattaforma europea indipendente Gie-Agsi, secondo cui alla data di venerdì 19 agosto, gli stoccaggi italiani hanno raggiunto quota 152,74 TWh, pari al 78,96% della capacità disponibile. In testa per gli stoccaggi c’è la Germania a quota 194,12 TWh e un indice di riempimento al 79,54%. Superano l’80% la Francia (88,97% a 117,08 TWh), il Belgio (83,45% a 7,26 TWh) e la Repubblica Ceca (81,35% a 35,6 TWh).
I timori sono scattati all’annuncio della chiusura del gasdotto Nord Stream per tre giorni. Preoccupazioni che hanno affossato le borse europee. A pagare il prezzo più alto è stata Francoforte, il cui indice Dax ha perso il 2,32%. Parigi ha ceduto l’1,8% mentre a Londra è riuscita a contenere i ribassi allo 0,22%. Infine Milano chiude in ribasso dell’1,6%.
Le preoccupazioni della Germania, sono emerse nelle parole del cancelliere Scholz e del ministro dell’economia Habeck in visita in Canada: “Abbiamo ancora un inverno molto critico davanti a noi: dobbiamo aspettarci che Putin riduca ulteriormente il gas”.
Intanto a margine del Meeting di Rimini, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha confermato: “il rigassificatore lo faremo”. “A Ravenna sta succedendo qualcosa di importante: Cgil e Cilsl e Uil e tutte le associazioni” imprenditoriali “ci dicono di farlo e quindi lo faremo perché serve all’Italia e ci permetterà di dipendere meno” dall’estero per l’energia. Spero che il prossimo governo ci lasci fare il parco eolico flottante più grande d’Italia e tra i più grandi d’Europa”.
Scoperto giacimento di gas a Cipro. L’Eni ha annunciato la scoperta nel pozzo “Cronos-1”, situato 160 chilometri al largo delle coste di Cipro a una profondità di 2.287 metri. Secondo le stime preliminari, nel giacimento ci sarebbero circa 70 miliardi di metri cubi di gas.
E il prezzo del gas segna un altro record. I future Ttf, benchmark del prezzo del metano in Europa, hanno concluso le contrattazioni ad Amsterdam con un balzo del 13,17% a 276,75 euro.