Il Governo gioca la carte della ripartenza: decreti su energia, bollette e Superbonus
Il Governo gioca la carta della ripartenza dell’Italia approvando due decreti: uno per frenare i rincari delle bollette, per promuoverlo sviluppo delle energie rinnovabili e per aumentare la produzione nazionale di gas; l’altro per il contrasto alle frodi in materia edilizia e sull’energia prodotta da fonti alternative.
Il ministro dell’Economia Franco snocciola i numeri. Gli interventi del decreto sulle bollette a favore delle famiglie si aggirano sui 4,8 miliardi. Circa “1,8 miliardi di interventi sugli oneri di sistema sono per le famiglie”, oltre a circa 400 milioni di interventi sull’Iva e ai 2,6 miliardi di intervento sul bonus sociale. “Sul lato dell’impresa c’è la restante parte degli oneri sistema sull’elettricità e sul gas, l’intervento sulle energivore, l’ultimo intervento sulle ‘gasivore’ per 2,8-9 miliardi”. Ulteriori 700 milioni di euro sono stanziati a favore delle cosiddette aziende “energivore”, cioè che richiedono grandi quantità di energia elettrica per operare correttamente, e 500 milioni per le imprese “gasivore”.
Il Consiglio dei ministri ha anche deciso di portare le capacità di “stoccaggio nazionali disponibili” a un livello di riempimento di almeno il 90%”, per avere una maggiore sicurezza circa le forniture di gas naturale. In questa direzione, ci sarà anche una spinta all’aumento della produzione nazionale. Previsti inoltre incentivi per biocarburanti e idrogeno e semplificazioni per intensificare le rinnovabili.
Gli altri interventi. Nel dl sono presenti fondi per gli enti locali per 1,7 miliardi di euro e nasce l’Anagrafe dei dipendenti pubblici. C’è anche un ‘Capitolo Sud’ con un impegno di 290 milioni, sotto forma di crediti d’imposta, per sostenere le aziende delle regioni meridionali che investiranno in efficienza energetica e in auto-produzione di energia da fonti rinnovabili. Per incentivare invece la produzione di energia elettrica rinnovabile e l’autoconsumo, per le Pmi nasce il “Fondo Rinnovabili Pmi” ed è stato anche previsto un fondo unico pluriennale per il settore dell’automotive. Le risorse ammontano a circa un miliardo l’anno per i prossimi 8 anni. In fine vede vengono stanziare risorse per promuovere la ricerca e lo sviluppo della tecnologia dei microprocessori, per la riconversione dei siti industriali esistenti e per l’insediamento di nuovi stabilimenti in Italia.
Superbonus. In Cdm è stato approvato anche un decreto distinto per le correzioni alla cessione dei crediti di imposta legati ai bonus edilizi, compreso il Superbonus. Approvata dal Cdm anche una norma, fortemente voluta dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, che subordina la concessione dei bonus edilizi all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore stipulati dalle organizzazioni più rappresentative. Una misura che punta a garantire maggiore formazione e maggiore sicurezza per chi lavora nei cantieri.
Ok al fondo per i familiari del personale sanitario deceduto per Covid: “Abbiamo stanziato 15 milioni di euro per le famiglie dei professionisti sanitari che hanno perso la vita a causa del Covid. È un giusto riconoscimento che l’Italia deve a chi ha svolto il proprio lavoro per tutelare la salute di tutti noi”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza.