Ilva. Gentiloni a Emiliano e Melucci: “ritirino il ricorso al Tar”
Continua l’accesa discussione sull’Ilva. Dopo un forte battibecco tra il ministro Carlo Calenda e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, oggi ad intervenire per distendere i toni è il presidente del Consiglio Gentiloni e lo fa lanciando un appello alle istituzioni pugliesi “per non mettere a rischio le bonifiche ambientali e il lavoro a Taranto”.
“Mi rivolgo – scrive il premier – al presidente Emiliano e al sindaco Melucci facendo appello alla loro responsabilità e alla sensibilità istituzionale che ben conosco. Vi chiedo di ritirare il ricorso al TAR e di non mettere a rischio interventi per la bonifica ambientale e il lavoro che Taranto aspetta da anni. Da parte del governo c’è piena disponibilità al confronto sulle questioni che avete sollevato. Conto su di voi, l’Italia e la Puglia hanno bisogno di leale collaborazione”.
La replica del presidente della Regione Puglia Emiliano non si fa attendere. Una nota della Regione Puglia spiega che il presidente Emiliano “è a disposizione del presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, ove voglia incontrarlo per illustrargli le ragioni del ricorso e il punto di vista della Regione Puglia sul piano industriale e sul piano ambientale dell’Ilva di Taranto”.
La trattativa continua. Oggi si è tenuto un nuovo incontro al Mise, alla presenza della viceministra Teresa Bellanova, dei commissari straordinari e dei sindacati dove si è stabilito un nuovo calendario di incontri. La trattativa sull’Ilva “continua perché questo è il tavolo principale, quello che vede la presenza del governo con le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dell’azienda e l’amministrazione straordinaria”, ha ribadito la viceministro Bellanova aggiungendo che si vuole “provare tra fine gennaio e inizio febbraio a dare una stretta finale alla trattativa”.