Istat, Pil Italia nel primo trimestre -0,2%. Ad aprile inflazione al 6,2%
Nel primo trimestre del 2022 l’economia italiana scivola in terreno negativo. Una caduta ampiamente attesa ma che è comunque meno grave di quel che si potesse prevedere. Secondo i dati preliminari dell‘Istat, tra gennaio e marzo il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente (chiuso a +0,7%) ed è cresciuto del 5,8% in termini tendenziali. Mentre nel Documento di economia e finanza, il governo aveva previsto un calo sul trimestre precedente dello 0,5%.
L’Italia risulta il Paese più colpito dalla fiammata dei costi dell’energia e dai rincari delle materie prime aggravati dalla guerra in Ucraina. Nel primo trimestre, il Pil francese è infatti rimasto invariato rispetto a quello precedente, quello spagnolo è cresciuto solo dello 0,3% e quello della Germania tiene il passo, con un pil che sale dello 0,2% dopo il calo di fine 2021 determinato dall’ondata di contagi Covid.
L’Istituto di statistica ricorda che la flessione che emerge dalla stima Istat è la prima, per l’Italia, dopo quattro trimestri di crescita sostenuta, e deriva da “una crescita dell’agricoltura, una sostanziale stazionarietà dell’industria e un calo dei servizi”.
Dall’Istat arrivano anche i dati sull’inflazione, che ad aprile rallenta leggermente al 6,2% (da +6,5% nel mese precedente) ma si estende con maggior forza fuori dall’energia con il carrello della spesa in aumento del 6%.