Istat, più di 5 milioni di italiani in povertà assoluta: è record dal 2005
Non basta la timida ripresa economica a migliorare la qualità e il tenore di vita degli italiani: nel nostro Paese cresce, infatti, la povertà assoluta fino a superare quota 5 milioni di abitanti. Un vero e proprio record, sottolinea l’Istat, che rappresenta anche il valore più alto registrato dall’inizio delle serie storiche, nel 2005. L’Istituto di statistica definisce ancor meglio i contorni del fenomeno e stima che le famiglie in povertà assoluta siano 1 milione e 778mila; al loro interno, vivono 5 milioni e 58 mila individui. L’incidenza della povertà assoluta è del 6,9% per le famiglie e dell’8,4% per gli individui.
E’ sempre il Mezzogiorno a soffrire di più: qui l’incidenza della povertà aumente sia per le famiglie sia per gli individui e nei comuni più piccoli fino a 50mila abitanti. La povertà aumenta tra i non occupati e quando il capo-famiglia ha un livello d’istruzione minore. Nei nuclei con persona di riferimento operaio, l’incidenza della povertà assoluta (11,8%) è più che doppia rispetto a quella delle famiglie con persona di riferimento in pensione (4,2%). Soffrono anche gli stranieri, con l’incidenza della povertà assoluta che sale al 29,2%.
Per “poveri assoluti” l’Istat intende coloro che non possono affrontare la spesa mensile sufficiente ad acquistare beni e servizi considerati essenziali per uno standard di vita minimamente accettabile. La soglia della povertà relativa è invece pari alla spesa media per persona nel Paese: nel 2017 è stata di 1.085,22 euro mensili.