Lagarde, nuovo rialzo dei tassi. Esecutivo: in arrivo aiuti per le bollette
Nel giorno in cui la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha annunciato un nuovo rialzo dei tassi a luglio, in Italia è in arrivo la proroga al terzo trimestre del bonus sociale per aiutare i meno abbienti che sarà rinnovata nel decreto legge con sostegni a famiglie e imprese per l’acquisto di luce e gas, atteso in Consiglio dei ministri. Sul tavolo anche un decreto legge con disposizioni urgenti per la ricostruzione sui territori colpiti dall’alluvione di inizio maggio.
Con il provvedimento dovrebbe essere anche prorogato fino a settembre il taglio dell’Iva al 5%, come anche l’azzeramento degli oneri generali di sistema solo per il gas. Non si prevede invece il prolungamento per i crediti d’imposta. Secondo fonti di governo tale misura viene finanziata con risparmi di spesa sulle somme già stanziate per gli aiuti contro il caro-bollette nel primo semestre.
In merito al rialzo dei tassi oggi intanto la Lagarde parlando al forum a Sintra in Portogallo ha spiegato: “Il nostro lavoro non è ancora finito. L’impatto complessivo degli incrementi dei tassi decisi a partire dallo scorso luglio, pari a 400 punti base, non si è ancora esplicato appieno. E’ improbabile che nel prossimo futuro la banca centrale sia in grado di dichiarare con assoluta certezza che il livello massimo dei tassi sia stato raggiunto. Le decisioni della nostra politica monetaria – sottolinea la Lagarde – devono essere infatti definite di volta in volta a ogni riunione e continuare a essere guidate dai dati.
Queste affermazioni non sono piaciute al vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani, secondo il quale così si rischia la recessione. “Non credo che vada in direzione della crescita continuare ad aumentare i tassi di interesse – ha detto Tajani – soprattutto non condivido gli annunci fatti in largo anticipo come fatto oggi da Lagarde”. “Noi soffriamo di un’inflazione diversa dagli Stati Uniti – ha spiegato inoltre Tajani – è provocata dal costo delle materie prime a causa della guerra, oggi aumentare il costo del denaro significa mettere le imprese in difficoltà”.