Manovra, Conte tira dritto. Critiche da Fmi e Juncker, monito di Draghi
Mentre il governo tira ancora una volta dritto sulla manovra con il premier Conte che parla di testo “studiato e meditato”, dal meeting Fmi/Banca Mondiale, in corso a Bali, in Indonesia, arrivano nuove critiche alla legge di Bilancio del governo Lega-M5S.
La manovra in discussione “va in direzione opposta rispetto ai suggerimenti del Fmi. Credo seriamente che per diverso tempo non sia stato seguito il consolidamento di bilancio che ha portato l’Italia a crescere sotto il suo potenziale” attacca il capo del Dipartimento europeo del Fmi Poul Thomsen. “Non è il momento di allentare le politiche” di bilancio aggiunge Thomsen per il quale un gruppo di Paesi, tra cui l’Italia, ha “margini limitati”.
Severo, ancora una volta, anche il giudizio del presidente della Commissione Jean Claude Juncker: “L’Italia non rispetta la parola data”, ha spiegato in un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano Le Monde, rivolgendo poi un nuovo appello alle autorità italiane affinché “rispettino le regole per non mettere in pericolo la solidarietà europea”. “Il nostro mandato – ha aggiunto – non è rovesciare un Governo o creare problemi con dei comportamenti inappropriati o delle dichiarazioni eccessivi”.
Un altro avvertimento, pur senza citare il nostro Paese, è arrivato anche dal presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi: “La crescita ampia e attualmente in corso richiede la ricostituzione dei buffer fiscali. Questo è di fondamentale importanza nei Paesi in cui il debito pubblico è elevato e per i quali la piena adesione al Patto di stabilità e crescita è fondamentale per avere bilanci sani”, ha detto Draghi intervenendo allo stesso meeting indonesiano. Secondo Draghi “resta essenziale l’attuazione trasparente e coerente del quadro di governance fiscale ed economica dell’Ue, nel tempo e tra i vari paesi”.