Manovra: trattativa ad oltranza con Bruxelles. Secondo la Cgia costerà alle imprese 4,9 miliardi
Ore decisive a Bruxelles nella trattativa Italia-Ue sulla manovra. “Rispetteremo le regole Ue e i cittadini italiani”, dice il premier Giuseppe Conte. Ma ancora più delicata la situazione a Roma, dove M5s e Lega sono ai ferri corti sulle modifiche necessarie a trovare i soldi per ridurre il deficit.
“Purtroppo il programma elettorale di M5s al Sud ha registrato larghi consensi probabilmente anche perché era previsto il reddito di cittadinanza. Credo che abbia orientato pochissimi elettori della mie zone. Magari è l’Italia che non ci piace ma con cui dobbiamo confrontarci e governare”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, nel corso di un convegno su sovranismo e populismo con Giorgia Meloni. “Spero che la conformazione finale del reddito di cittadinanza possa produrre qualche risultato – ha aggiunto – ma uno dei pericoli che vedo io è che rischia di alimentare il lavoro nero, in particolare al Sud”.
Poi Giorgetti prosegue: “Un intervento sulle misure previste dal governo sulle pensioni “è quello che chiede Bruxelles ma non lo chiedono gli italiani”, aggiungendo che “le cifre” sul taglio delle pensioni d’oro annunciato in manovra “le vedrete e sono coerenti con quanto scritto nel contratto di governo”. “Il nostro impegno – ha infine ribadito – dura nella misura in cui sarà possibile realizzare il contratto di governo: quando non sarà possibile finirà, ma allora la parola torni al popolo perché senza il suo consenso un governo non può esistere”.
Parole che hanno fatto infuriare i pentastellati ed in particolare il vicepremier Luigi Di Maio: “Ho letto questa dichiarazione che il reddito di cittadinanza piace ad un’Italia che non piace a Giorgetti: a me piace tutta l’Italia, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta e sono veramente orgoglioso dei nostri concittadini di ogni regione”.
A rincarare la dose il capogruppo per il Movimento 5 Stelle al Senato Stefano Patuanelli: “Da Giorgetti pretendiamo rispetto. Stupiscono le parole di Giancarlo Giorgetti. Dire che chi ha votato M5s è ‘l’Italia che non ci piace’ è un’offesa nei confronti di milioni di cittadini che hanno scelto noi perché siamo da sempre l’unica forza politica innovativa e di cambiamento. Come Giorgetti sa bene il reddito di cittadinanza è per il lavoro, che andrà sia al Sud sia al Nord” e che “proprio per questo permetterà al Paese di tornare a correre. A noi piace tutta l’Italia, specialmente quella che vuole ripartire senza lasciare nessuno indietro”.
Intanto secondo l’Ufficio studi della Cgia, nonostante le recenti modifiche, nel 2019 la Manovra costerà al sistema imprenditoriale italiano 4,9 miliardi di euro. Di questi, 3,1 miliardi graveranno sulle imprese non finanziarie e 1,8 miliardi sugli istituti di credito e sulle assicurazioni. Sempre secondo la Cgia “le aspettative degli imprenditori, in particolar modo in materia fiscale, sono state ampiamente disattese”.