Nuova tassa sulle auto inquinanti. Dietrofront del governo
Passa l’eco tassa ma crea subito uno strascico di polemiche e allora il governo ci ripensa. Un emendamento 5 Stelle infatti, approvato nella notte tra martedì e mercoledì alla manovra di bilancio, prevede incentivi dai 1.500 ai 6 mila euro per chi acquista – tra il 2019 e il 2021 – un’auto nuova con emissioni tra zero e 90 grammi per chilometro di anidride carbonica: elettrica, ibrida o comunque poco inquinante. Oltre agli sgravi sono però previste anche delle tasse, precisamente da 150 a 3 mila euro per chi sceglie invece le utilitarie. Le vetture cioè che presentano valori di emissioni superiori ai 110 grammi per chilometro.
In un primo tempo il vicepremier Di Maio ha spiegato: “Si tratta di un bonus/malus sulle auto che permette di pagare meno tasse”. C’è stata però l’alzata di scudi da parte di imprese e sindacati. “Se prendiamo il modello più venduto in Italia, la Panda 1.2 prodotta a Pomigliano, tra le vetture non ibride con le più basse emissioni di CO2”, hanno spiegato dall’Anfia, l’associazione della filiera automobilistica che proprio martedì aveva ospitato un Conte che diceva di essere vicino alle imprese dell’auto, “con il nuovo sistema si pagherà un’imposta dai 400 ai 1.000 euro. Il vantaggio sarà solo per chi comprerà costose auto elettriche”.
Contro anche l’Unrae, associazione delle case estere in Italia: “Misura miope che non aiuta a rinnovare il parco auto”. La norma “disincentiva le vendite con gravi conseguenze occupazionali”, ha fatto eco Federauto.
È arrivata quindi la marcia indietro del governo con il vicepremier Salvini che ha affermato: “Sono assolutamente contrario a ogni ipotesi di nuova tassa su beni già ipertassati e più tassati d’Europa”, ha detto il ministro dell’Interno giovedì mattina, dopo che la proposta di modifica alla Manovra è stata evidenziata dagli attori del settore e dalla stampa, a Radio Uno. “Non credo che uno abbia una macchina vecchia per piacere ma perchè non ha la possibilità”, ha aggiunto aprendo di fatto un nuovo fronte con l’alleato di governo.
Di Maio ha tenuto quindi ha precisare: “Non esiste nessuna nuova tassa per auto già in circolazione. Chi ha un Euro3 o qualsiasi altra macchina non pagherà un centesimo in più”, assicura su Facebook il ministro dello Sviluppo, con l’obiettivo di fare chiarezza “sul tema auto e inquinamento, perché è stata fatta un po’ di confusione”. Di Maio ha fatto sapere di aver convocato un tavolo con costruttori e consumatori con l’obiettivo di migliorare gli incentivi per l’auto elettrica, ibrida e a metano.