Rating: Fitch conferma la tripla “B” ma l’outlook è negativo
Notizia di economia agrodolce per il nostro Paese. Fitch conferma il rating “BBB” dell’Italia ma rivede al ribasso l’outlook, che passa da “stabile” a “negativo”. Lo comunica l’agenzia di rating, la quale prevede con il governo M5s e Lega: “Un allentamento fiscale che lascerebbe l’alto livello di debito pubblico italiano più esposto a potenziali shock, con i rischi al ribasso aumentati rispetto all’ultimo report”. Secondo Fitch, infatti, il rischio dipende in parte da una funzione della natura nuova e non testata del governo, con le notevoli differenze politiche tra i partner di coalizione e le incoerenze tra l’alto costo per attuare i nuovi impegni stabilito nella sua politica del “Contratto” e l’obiettivo dichiarato di ridurre debito pubblico. Fitch poi sostiene che non è chiaro in che modo queste tensioni politiche saranno risolte.
Un altro aspetto preoccupante. Sempre Fitch scrive: “L’avversione di parti del governo italiano nei confronti dell’Ue e dell’euro rappresenta un ulteriore rischio per l’Italia, anche se consideriamo bassa la probabilità che il governo avanzi politiche che minaccino l’uscita diretta o la creazione di una valuta parallela”.
L’economia italiana rallenta. Una frenata contemporanea alla tensione sul Btp a due anni con lo spread schizzato venerdì 31 agosto oltre i 200 punti. Il tasso di rendimento sale all’1,4%. Lo spread tra Btp e Bund chiude appena sotto i 290 punti, a quota 289,9. Il rendimento del titolo decennale italiano è al 3,22%.
Altri dati preoccupanti. L’Istat, inoltre, rivede al rialzo la prima stima sulla crescita tendenziale dell’economia all’1,2%. Nel secondo trimestre dell’anno però viene confermato un rallentamento, allo 0,2%; nel primo era 0,3%. Il tasso di disoccupazione scende a luglio al 10,4%. Aumentano gli inattivi: +0,7% (89 mila unità in più).