Bonus patente: 2 mila domande ma in Italia servono 25mila autisti. Confartigianato Vicenza: “Rifinanziarlo nel 2023”
In Italia mancano almeno 25 mila autisti. A confermare la necessità di operatori, anche Confartigianato Imprese Vicenza secondo cui tra pandemia, sviluppo dell’e-commerce e mancato ricambio generazionale, la situazione è tale da mettere a rischio l’intero sistema della logistica, dei trasporti turistici e di business che nel vicentino conta 1.131 imprese per un totale di 2.566 addetti.
“Uno degli ostacoli che blocca l’avvicinamento dei giovani a questa professione è il costo della patente – spiega la presidente del Sistema Logistica di Confartigianato Vicenza, Sonia Tessari – che, con la carta di qualificazione conducente, nota come Cqc, oscilla tra i 4mila e i 5mila euro. Un impegno economico importante che contribuisce a portare i giovani a scegliere professioni diverse dall’autotrasportatore nonostante oggi camion e bus siano tecnologicamente evoluti e tra le competenze valutate ai fini dell’assunzione ci sia anche quella dell’elettronica”.
Il bonus patente
A cercare di supplire la situazione è intervenuto il bonus patente. Prima per le autoscuole e poi per gli utenti, in due step a febbraio è stata attivata la piattaforma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) per richiedere il «Bonus patente autotrasporto» un incentivo ai giovani tra i 18 e 35 anni che vogliono conseguire la patente o le abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’attività di autotrasporto di persone e di merci. Un totale, per il 2023, di 5,4 milioni di euro, a coprire l’80% della spesa sostenuta dai richiedenti e comunque non superiore ai 2mila e 500 euro, esauriti nell’arco di poche ore. In totale sono state 1996 le richieste di nuovi giovani autisti abilitati giunte al Ministero.
“Il bonus patente è una delle misure tanto auspicate dal comparto, perché rappresenta una risposta concreta alle aziende che soffrono la cronica mancanza di personale alla guida. Resta il rammarico di aver visto i fondi esaurirsi in poche ore dall’apertura della fase di presentazione delle domande. Per questo, come Confartigianato auspichiamo, che per il 2023 possa essere rifinanziata – aggiunge Tessari -. Per un settore che già si trova a fare i conti con pesanti rincari, e una burocrazia che ostacola la competitività rispetto alle aziende straniere, questi incentivi sono ossigeno puro sul fronte dell’emergenza autisti che, come detto, sta mettendo a rischio il futuro del settore. D’altro canto alcuni autisti, consapevoli del fatto di essere tra i pochi in circolazione, non esitano a passare con facilità, a fronte magari di pochi soldi in più, da un’azienda di trasporti a un’altra creando non poche difficoltà di programmazione soprattutto alle piccole imprese artigiane che vogliono invece investire su di loro».