Bpv, si dimette l’ad Iorio. Il 13 l’azione di responsabilità verso gli ex amministratori
In modo inaspettato si è dimesso questa mattina l’amministratore delegato e direttore generale della Banca Popolare di Vicenza Francesco Iorio. Pare che i motivi di questa decisione vadano ricercati in possibili dissensi con i responsabili del Fondo Atlate, azionista di riferimento della banca vicentina.
La decisione di Iorio – secondo quanto scrive il sito del Sole 24 Ore – “sarebbe legata all’ipotesi, circolata a più riprese negli ultimi tempi, che il Fondo Atlante intenda chiamare l’ex ad di Mps, Fabrizio Viola, alla guida della banca che nascerà dalla fusione tra la Popolare di Vicenza e Veneto Banca”. Iorio era arrivato a Vicenza a giugno 2015 da Ubi banca allo scopo di guidare l’entrata in Borsa dell’istituto vicentino, cosa che poi non si è realizzata e che ha portato all’arrivo a Vicenza come azionista di maggioranza del Fondo Atlante.
In un comunicato di questa mattina il cda della banca scrive che Iorio “ha guidato la Banca in uno dei momenti più difficili della sua storia, che ha visto la trasformazione in società per azioni e il riassetto della struttura azionaria. Iorio ha avviato, con il determinante sostegno del Fondo Atlante, un complesso processo di ristrutturazione e rilancio della Banca”. “Il consiglio di amministrazione – si legge ancora nel comunicato diffuso poco fa – ha espresso il proprio unanime e convinto ringraziamento, apprezzando l’alta qualità del lavoro svolto e la competenza, la trasparenza e l’impegno con cui Francesco Iorio ha guidato la Banca. Gianni Mion e Salvatore Bragantini esprimono il più profondo rammarico per la decisione del dott. Francesco Iorio al quale, nonostante il breve periodo di collaborazione, sono legati da amicizia e stima; la sua intelligenza e professionalità, unanimemente riconosciutegli, hanno contribuito a salvare la Banca Popolare di Vicenza nel momento più difficile della sua lunga e gloriosa storia. Gianni Mion e Salvatore Bragantini ringraziano Francesco Iorio e gli augurano di raccogliere nuovi successi professionali. La nota informa anche che domani è prevista una riunione del Consiglio di Amministrazione per cooptare un nuovo amministratore e per designare il nuovo amministratore delegato.
L’annuncio delle dimissioni di Iorio segue di pochi giorni la pubblicazione della relazione del consiglio di amministrazione della banca, con il quale giovedì scorso si sono fissati i paletti della richiesta di azione di responsabilità verso i passati vertici, sulla quale è chiamata a decidere l’assemblea degli azionisti del 13 dicembre prossimo.
Il documento afferma che il danno subito dalla Popolare di Vicenza a causa della mala gestione dei vertici in carica dal 2013 al 2015 “si può ragionevolmente stimare nell’ordine di diverse centinaia di milioni di euro”, elementi quindi “sufficienti e fondati per l’azione di responsabilità”.
Il cda rileva che vi sono state “gravi e reiterate irregolarità nella gestione dei rischi connessi all’erogazione del credito, riconducibili a una valutazione spesso incompleta, superficiale o erronea”. La relazione del cda afferma anche che “la quantificazione di tale danno andrà verosimilmente incrementandosi” a causa di un “ingente danno reputazionale”.
La proposta del cda è di promuovere l’azione di responsabilità nei confronti “di ex direttori generali e di ex vice direttori generali, di ex amministratori esecutivi e non esecutivi (incluso il presidente), nonché di ex sindaci, in carica tra il 1 gennaio 2013 e il mese di maggio 2015”. “La natura delle violazioni sin qui emerse – scrive infine il consiglio di amministrazione – lascia già intravedere possibili profili di responsabilità anche in capo alla società all’epoca incaricata della revisione legale dei conti, Kpmg”.