Natale duro per 400 famiglie: Forall (marchio Pal Zileri) annuncia la chiusura della produzione
Oggi si apre una grave crisi economica e sociale nel vicentino: la direzione aziendale di Forall, l’azienda di Quinto Vicentino proprietaria dello storico marchio Pal Zileri che attualmente occupa più di 400 persone, ha comunicato infatti alle rappresentanze sindacali la volontà di procedere con la chiusura dell’attività produttiva.
Scelta grave che le organizzazioni sindacali, in particolare Cgil e Cisl stigmatizzano: “non la possiamo condividere, dato che non sono state vagliate altre soluzioni possibili per la salvaguardia dell’occupazione. Abbiamo quindi comunicato alle lavoratrici ed ai lavoratori la notizia, che hanno appreso con sgomento, convocandoli da subito in assemblea straordinaria e successivamente proclamando lo stato di agitazione con uno sciopero immediato”.
“Vogliamo dare un segnale all’azienda che siamo disponibili al confronto per ricercare soluzioni per la salvaguardia dell’occupazione togliendo dal tavolo il tema della chiusura dell’azienda. A tal proposito abbiamo già contattato l’unità di crisi regionale per coinvolgere le istituzioni tutte in una vertenza che si configura come la più grave in Provincia di Vicenza e per l’intero tessuto economico/ produttivo” conclude la nota.
Sulla notizia interviene la consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda: “E’ un dramma non solo per i dipendenti che rimarranno a casa, ma anche per il nostro territorio. Esprimo tutta la mia solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie, per i quali si preannuncia un Natale durissimo. La Regione usi ogni strumento a sua disposizione per prevenire le conseguenze, fornendo garanzie al futuro di questi cittadini, non solo mediante gli ammortizzatori, ma includendoli attivamente in un progetto di re-inserimento. Rimango a disposizione dei lavoratori Forall per portare le loro istanze in Consiglio Regionale”.
“In un quadro economico già difficile – sottolinea Giacomo Possamai, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale – non possiamo permetterci una perdita di questo livello: occorre trovare una soluzione industriale per salvaguardare l’occupazione. A nome di tutto il gruppo del PD esprimo la vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie, insieme all’impegno a portare in Consiglio questa vicenda. Non siamo a conoscenza dei motivi di una decisione così drastica, ma le istituzioni non possono accettare passivamente una situazione del genere: Regione e Governo convochino la proprietà quanto prima per aprire un dialogo e arrivare a una soluzione che eviti un altro dramma occupazionale”.