Recoaro, chiusa la trattativa: continuità delle produzioni e occupazione tutelata
“Un buon accordo, che va nella direzione di rispettare la realtà storica e aziendale di Recoaro e salvaguarda l’occupazione”. L’assessore al lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan commenta positivamente l’intesa sottoscritta ieri tra Gruppo Sanpellegrino e rappresentanze sindacali, preliminare alla vendita dello stabilimento Recoaro alla olandese Spumador-Refresco. “Nell’accordo vi è una risposta positiva alle richieste di rispetto del territorio e dell’alta professionalità lavorativa che la gente di Recoaro esprime. Acqua Recoaro, Gingerino Recoaro e Acqua Brillante Recoaro rappresentano la qualità, la competenza e il successo di un paese, il cui nome si identifica con marchi universalmente conosciuti e apprezzati”. Il verbale sottoscritto da Sanpellegrino Spa e dalle Organizzazioni sindacali ieri presso la sede di Assolombarda mira a mantenere la produzione di Gingerino e Acqua Brillante a Recoaro e a conservare tutti i posti di lavoro in essere, alle medesime condizioni contrattuali.
I punti qualificanti dell’accordo li sintetizza in una nota proprio l’assessore Donazzan: l’affidamento in esclusiva a Refresco della produzione di Gingerino e Acqua Brillante nel sito di Recoaro; Sanpellegrino proporrà il rinnovo per ulteriori cinque anni al termine del periodo di affidamento della produzione di Gingerino e Acqua Brillante a Refresco; la concessione, da parte della Sanpellegrino, del diritto di prelazione dei marchi Gingerino e Acqua Brillante al Gruppo Refresco in caso di futura cessione dei marchi; presentazione annuale, sempre da parte della Sanpellegrino, alle organizzazioni sindacali i piani commerciali predisposti a supporto dei marchi Gingerino e Acqua Brillante.
“Il verbale sottoscritto – sottolinea l’assessore regionale – conferma i capisaldi della trattativa che ha visto la Regione, il Comune di Recoaro e i rappresentanti dei lavoratori e del territorio uniti e impegnati ad ogni livello nella difesa dell’identità locale, delle sue risorse e del valore aggiunto di queste produzioni. Oltre alle istituzioni locali e alle parti sociali, ringrazio l’Unità gestione vertenze del Ministero dello Sviluppo economico per la collaborazione e il supporto che garantisce alla Regione del Veneto nella tutela e valorizzazione del sistema produttivo regionale e auspico che i lavoratori del sito di Recoaro Terme accolgano positivamente l’accordo raggiunto tra le parti”.
Lo stabilimento Recoaro, ad oggi, occupa circa 70 persone. La conclusione della lunga e difficile trattativa viene accolta con favore anche dalla Cgil. “L’accordo – spiegano Mauro Macchiesi, segretario nazionale Flai e Giosuè Mattei segretario generale Flai di Vicenza – non solo tutela la continuità occupazionale e i diritti maturati dai lavoratori, ma crea le condizioni di tutela per i prossimi dieci anni anni per la produzione di Gingerino e Acqua Brillante, prodotti fortemente radicati nel territorio. Inoltre, l’accordo prevede un esplicito vincolo che dovrà essere trasferito negli accordi commerciali fra Sanpellegrino e Refresco, affinché la produzione di questi due prodotti sia mantenuta e non trasferita altrove”.
Con Refresco, titolare in Italia del brand Spumador, si aprirà nelle prossime settimane un confronto per un piano industriale che rilanci le potenzialità del brand e dello stabilimento vicentino. La cessione di Recoaro da parte di Sanpellegrino ne conferma la strategia focalizzata sul brand da esportazione con Sanpellegrino e Acqua Panna, la valorizzazione di Levissima su una quota di mercato medio-alta e l’utilizzo del marchio Acqua Vera per l’inserimento nella fascia di mercato più bassa. Una politica industriale, quella di Sanpellegrino, che sarà sostenuta nei prossimi anni con un investimento di circa 50 milioni di euro.
Refresco è un gruppo che sta accrescendo la propria presenza sul mercato italiano con un’attività di co-packer, ma, con l’acquisto di Recoaro si creano le condizioni per crescere con i propri brand e tentare la strada dell’export. “Come Flai Cgil”, concludono Macchiesi e Mattei, “giudichiamo questo accordo di alto profilo perché tiene insieme l’occupazione attuale ed apre nuove prospettive in uno scenario che negli anni si è impoverito quanto ad attività industriali”.