Buso della Caldiera ad Agugliana di Montebello
All’interno del polje di Agugliana, la caratteristica ampia dolina che si raggiunge salendo da Selva di Montebello, l’opera della natura e quella dell’uomo si fondono per creare un mirabile artefatto: il Buso della Caldiera.
Si tratta di una cavità seminaturale che drena le acque superficiali del colle per convogliarle ad una sorgente dalla quale si origina il Torrente Rio Selva. Si narra che in tempi antichi, nella conca di Agugliana dove ora si trovano prati e vigneti, vi fosse un lago, come pare suggerisca la toponomastica del luogo. La successiva costruzione di una galleria avrebbe avuto come conseguenza il prosciugamento dello specchio d’acqua e avrebbe quindi reso disponibili all’agricoltura nuovi terreni.
Ciò che si trova oggi, in un punto non lontano da alcuni vigneti, è una sorta di inghiottitoio delimitato da muri a secco, in parte ricoperto d’edera e protetto da una staccionata, al quale si accede con una scalinata in pietra. Scesi al fondo del pozzetto si apre una lunga e diritta galleria artificiale, formata da massi squadrati sapientemente accostati l’uno all’altro, che testimonia il paziente lavoro fatto dai vecchi abitanti del luogo. Anche la volta della galleria è stata realizzata con la posa di grandi massi, a loro volta ricoperti dal terreno.
Dopo un centinaio di metri la galleria conduce ad un breve pozzetto protetto da massi sapientemente posati che formano una cupola. Da qui inizia il tratto di grotta naturale, che si sviluppa entro rocce scure vulcaniche.
Superato uno stretto ma breve passaggio dove si è costretti a strisciare si torna ad avanzare carponi, affiancando un piccolo corso d’acqua proveniente da una galleria secondaria.
Si incontra una prima saletta con alcune concrezioni biancastre che contrastano con il colore scuro del resto della grotta, a cui segue un piccolo laghetto.
A circa metà sviluppo della grotta si trova la presa di un vecchio acquedotto, che accompagnerà il percorso fino all’uscita della cavità. Negli ultimi tratti della grotta naturale si accosta una larga colata fangosa sulla sinistra, dopodichè ha inizio il tratto finale che conduce all’esterno, caratterizzato da una galleria in cemento che incanala l’acqua ad una fontana, posta nei pressi dell’ultimo tornante della strada che da Selva sale ad Agugliana. Questo secondo ingresso viene anche chiamato Buso del Gatto.
Seguendo questa direzione quindi si segue il medesimo percorso dell’acqua che dalla conca presso Agugliana scende verso la valle di Selva di Montebello. La peculiarità che colpisce di questa cavità è proprio la sua natura ibrida, che ne fa sicuramente un sito da tutelare.
Risalendo alla chiesa del paese si incontra pure una cava abbandonata, dove sono stati scoperte altre quattro piccole cavità che prendono il nome di Busi della Cava di Agugliana.