Le Risorgive del Bacchiglione
Nel cuore della pianura vicentina, a Dueville, nasce il fiume che bagna Vicenza: il Bacchiglione. Le sue acque sgorgano dal sottosuolo nel complesso che prende il nome di Risorgive del Bacchiglione, le quali costituiscono un sito tutelato a livello europeo. La presenza di habitat legati all’acqua ne fanno un luogo importante per la presenza di diverse specie della fauna e della flora italiana e al contempo regalano splendidi paesaggi dove il verde dei prati e dei boschi ripariali si fonde con l’azzurro degli specchi d’acqua.
Le risorgive nascono lungo la pianura per il passaggio da un substrato permeabile di ghiaia e ciottoli a uno impermeabile caratterizzato da sedimenti più fini argillosi, comportando così la risalita dell’acqua presente nel sottosuolo verso la superficie. Ciò determina il delinearsi della fascia delle risorgive che separa l’alta pianura dalla bassa pianura.
Le Risorgive del Bacchiglione fanno appunto parte di questa fascia e costituiscono un importante fulcro come corridoio ecologico all’interno della pianura vicentina.
Il sito è tutelato dall’Unione Europea essendo parte della Rete Natura 2000, in particolare sia come Sito di Interesse Comunitario (SIC) che come Zona di Protezione Speciale (ZSC).
Negli anni ‘60 la zona fu modificata al fine dello sfruttamento per la piscicoltura, della quale rimangono tuttora visibili alcuni canali in cemento. In seguito, nel 2009, l’area fu rinaturalizzata grazie a un progetto europeo e successivamente valorizzata e aperta alle visite.
Oggi l’area si presenta divisa in tre zone: la zona A più piccola è destinata ad area ricreativa, la zona B è accessibile con visita guidata, mentre la zona C è riserva integrale ed è accessibile solo per scopi scientifici.
Entrando all’interno del parco si incontra dapprima la zona A; il visitatore viene accolto dalla vista di un bel laghetto dove spesso si incontrano dei germani reali, mentre si cammina tra piante di ontano nero e salici bianchi. A lato del laghetto si trova un prato dove si può sostare sedendosi su panche in legno.
Da qui merita davvero visitare la zona B: il biglietto d’ingresso costa 3,50 euro per gli adulti e la visita impiega circa un’ora dove vengono spiegati l’origine del luogo, la sua storia e le varie specie che si possono incontrare.
Nel canale artificiale lungo il primo viale è facile notare delle grosse carpe, mentre nel lato opposto nuotano cavedani, temoli, trote fario…
Più avanti si possono osservare meglio alcune polle di risorgiva dove sgorga regolarmente acqua limpidissima e a una temperatura costante di 12 °C tutto l’anno. È proprio per queste particolarità che si rinvengono specie della flora adattate a queste condizioni: molte piante acquatiche crescono al di sotto del pelo dell’acqua e compiendo la fotosintesi clorofilliana risultano verdi; ciò concede uno degli spettacoli più belli del luogo, con colori vividi e accesi che rapiscono lo sguardo.
È presente anche un capanno di osservazione per gli uccelli dove è possibile praticare il birdwatching; tra le specie che si avvistano più facilmente si trovano il marangone, la folaga, la garzetta, la gallinella d’acqua, gli aironi.
Spostandosi verso la parte più a ovest dell’area si passeggia tra grandi esemplari di salice bianco, diversi ontani, alcuni pioppi bianchi.
L’ultima meraviglia che riservano le Risorgive del Bacchiglione è uno splendido mulino ad acqua con ruota in legno a lato di un canale.
Oltrepassata l’ultima passerella che costeggia il primo laghetto si termina la visita ma, per chi volesse continuare a camminare, fuori dall’area protetta si trovano diversi sentieri e percorsi ciclabili che costeggiano il corso di alcuni torrenti adornati da bei filari alberati, mentre l’acqua che sgorga dalle risorgive si dirige lenta ma costante verso Vicenza, poi Padova, poi verso l’Adriatico.