Nuovi percorsi a Castelgomberto
Dall’iniziativa di un gruppo di giovani del Comune di Castelgomberto è nata l’idea di creare alcuni itinerari per le attività di corsa, escursionismo e mountain bike, al fine di valorizzare il territorio e promuovere lo sport sui sentieri dei colli castrobertensi . Il progetto prende il nome di FIT.NET – Sport e natura a Castelgomberto ed è stato reso possibile grazie al contributo dell’amministrazione comunale e della Regione del Veneto.
L’invito è quello di venire in Piazza G. Marconi a Castelgomberto e intraprendere uno degli otto percorsi che si possono trovare sulla bacheca recentemente installata nei pressi della chiesa. Una cartina espone tutti gli itinerari individuati, abbinati alle relative descrizioni comprese di tempo di percorrenza, chilometraggio e dislivello.
I percorsi si trovano facilmente anche sull’applicazione Outdooractive scaricabile gratuitamente sul cellulare o inquadrando il QR code presente nella descrizione di ogni sentiero.
Tutti i percorsi hanno come punto di partenza e arrivo la piazza del paese e si sviluppano interamente in territorio castrobertense.
Il primo è la Camminata di primavera, così chiamato per l’ormai storica passeggiata che si è svolta per diversi anni nel periodo primaverile: lasciato il centro cittadino si sale sulle pendici del Monte Castello e poi in località Monte Mori. Si percorrono diverse carrarecce nel bosco e sui colli si godono begli scorci panoramici su Castelgomberto e la vallata dell’Agno. Un passaggio caratteristico è quello del Coronello, dove si incontra una vecchia contrada abbandonata sommersa dalla vegetazione. Si sale ancora fino alla contrada più alta del paese, Contrà Carletti, per scendere poi verso la Valdilonte lungo la mulattiera costruita dal Genio Militare nel periodo della Prima Guerra Mondiale. La parte più bassa dell’itinerario si sviluppa in Valdibarco per poi risalire al paese lungo la Strada Vecia de Valle.
Segue il Giro dei traversi, bel percorso dal carattere più selvaggio in quanto si snoda prevalentemente lungo sentieri a mezza costa. Si attraversano quindi il Monte Rega, il Grumo Peloso e il Monte Ratti con piacevoli sali e scendi. Infine si ritorna in piazza scendendo da Monte Mori e il Castello.
Per chi volesse percorrere un anello più pianeggiante conviene invece scegliere il Giro Poscole-Praderia; la caratteristica di questo percorso è quella di avere due punti di interesse storici e naturalistico-ambientali. La zona delle Poscole è un sito della Rete Natura 2000, interessato dalla presenza di risorgive e una fauna tipica delle zone umide. Purtroppo il sito di rilevanza europea sta subendo gli impatti dell’attività antropica: l’espansione della zona industriale e la costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta ne stanno compromettendo l’integrità. Il secondo punto di interesse è la Praderia che oggigiorno si presenta come una distesa di campi coltivati con pregevole vista sul centro abitato e le sue colline, ma che durante il Primo conflitto mondiale era sede di un campo d’aviazione militare.
Tre percorsi si sviluppano nelle zone a sud di Castelgomberto, nella località di Monte Schiavi: uno è il Giro dell’Oseleto, il quale sale lungo la costiera di Contrà Zaia fino al Capitello della Cocca, prosegue fino a una splendida sella panoramica coltivata ad ulivi dalla quale si ammirano le Piccole Dolomiti e si scende poi per il sentiero dell’Oseleto che dà il nome all’itinerario. Peculiare è il guado del Torrente Poscola, fatto di diversi sassi allineati nel letto del torrente; ma attenzione: quando piove molto i sassi spariscono sotto il moto impetuoso dell’acqua!
Un altro itinerario, tra i più corti che si possono trovare, è lo Stroso de Camillo: dal Capitello della Cocca si scende ripidamente in una valletta silenziosa fino a Contrà Buso, dalla quale poi si risale per le contrade della frazione di Valle fino al Valico della Bocca, da cui in breve si giunge in piazza.
Altro giro con un primo tratto in comune con quest’ultimo è il Sentiero dei Masarini; viene percorso l’omonimo sentiero sulle pendici del Monte Castellare, antico cono vulcanico, per scendere nella Valle dell’Onte. Interessanti sono gli scorci di vita rurale che si possono osservare durante l’escursione. Il ritorno è il medesimo del giro precedente.
Il Giro Rivetta-Carletti-Stroso Lungo si svolge su tre notevoli zone delle colline castrobertensi: in primo luogo lungo l’erto Sentiero della Rivetta che dalla bella Villa Piovene-Da Schio sale alla Contrada S. Stefano. A circa metà salita si riesce a scorgere la villa sottostante nella sua interezza e poco distante la Praderia verdeggiante. Dopo essere transitati per il quadrivio del Col dei Peraroli si sale a Contrà Carletti per scendere lungo il Grumo Peloso e ancora giù fino alle Poscole con lo Stroso Lungo.
Infine si trova il Giro di Valdilonte: questo si sviluppa interamente nell’omonima valle da dove nasce il Torrente Onte. Lungo il percorso si incontrano la chiesetta di Regina Pacis e diverse contrade isolate sulle pendici della valle. Nei pressi della contrada Sottoriva si può seguire il torrente fino alla sua sorgente, che si trova in una grotta alla base di alcune balze rocciose.
Lungo la via del ritorno, vicino la Contrada Pendina, si possono visitare le vecchie priare dalle quali si ricavava la pietra bianca di Vicenza. Si presentano come ampie grotte sostenute da colossali colonne e non sono le uniche che si possono scovare nella zona, ma sicuramente sono le più facili da trovare.
Il messaggio che trapela dal progetto è che in ogni Comune si possono trovare dei luoghi degni di essere noti, tutelati e valorizzati. L’attività sportiva all’aria aperta è uno dei modi migliori per rendere concreto ciò e porlo alla portata di tutti. È percorrendo il territorio che si può rilevare il patrimonio ambientale di un luogo, osservarne le caratteristiche e i fattori di rischio che minano alla sua integrità, al fine di una conoscenza più consapevole dell’ambiente in cui si vive.