Valdimolino e la Valle del Podestà
Ad est della Valle dell’Onte si staccano due piccole valli rurali, a cavallo del confine tra Castelgomberto e Montecchio Maggiore. In una si trova il piccolo borgo di Valdimolino, il quale deve il suo nome ai mulini che un tempo lavoravano fervidamente grazie all’energia dell’acqua; la seconda invece prende il nome di Valle del Podestà e conduce alla fontana omonima, in un luogo appartato e silenzioso.
Dalla chiesa di Valdimolino si inizia a salire lungo Via Boschi, stretta stradina asfaltata scarsamente frequentata; dopo un breve scorcio sulla frazione montecchiana con il suo campanile isolato tra i prati si devia a destra fino alla svolta successiva della strada, nei pressi di alcune abitazioni. Si abbandona quindi l’asfalto per risalire un monticello dove si trova un oliveto. Si seguono le tracce di passaggio fino a sbucare su una strada sterrata con la quale si scende alla Contrada Maso, ubicata su un versante soleggiato.
Una volta giunti alla piana sottostante si aggira l’unghia del monte su una carrareccia che transita nei pressi di un cippo confinario che segna il termine dei tre comuni di Castelgomberto, Sovizzo e Montecchio Maggiore.
Si sfiorano quindi i campi della Contrada Vallorona, lungo la valle che si restringerà sempre di più fino a raggiungere la Fontana del Podestà. Si passano alcune vecchie case lungo la costa del monte, poi ci si sposta sulla strada asfaltata con la quale si superano prima Contrada Rubbo e infine Contrada Spinati dove termina la strada stessa.
Il percorso prosegue ora su un bel sentiero, all’interno della Valle del Podestà: il luogo è fresco e rigoglioso, alimentato da un torrentello che con piccoli gradini scende a lato del sentiero. Nel primo tratto si passa nei pressi di un grazioso giardinetto ricco di fiori e ben curato: tra colori, silenzio e profumi primaverili è il luogo ideale dove riposarsi un po’ e rilassarsi.
Continuando in un vasto tappeto di aglio orsino si incontra la Fontana del Podestà, costruita nel 1906 e che raccoglie le acque che scendono da Monte Schiavi di Castelgomberto. Seguendo il sentiero si sale nel bosco fino a raggiungere la Contrada Boschi dove ancora qualche famiglia vive con un po’ di vacche da latte e i campi circostanti.
Attraversando la contrada ci si mantiene in quota su di una carrareccia che taglia per i campi; si aggira il crinale del colle sfilando davanti ad un paio di case isolate, poi si segue l’andamento della valletta su bel sentiero per collegarsi alla Strada Cavallara che sale da Valdimolino.
Se si seguisse la strada si salirebbe alla frazione di Bernuffi, ma al primo tornante della strada si devia per la Strada dei Pozzetti, la quale prosegue in costa su bei prati e si congiunge alla Strada delle Fontane; si incontra quindi l’ampia Fontana del Fo e si scende tra prati e vitigni.
All’altezza di una grande rovere si segue il Sentiero delle Rive che dalle pendici di Vigo scende alla Valle di Precanoro, con visuali dall’alto sui vecchi mulini di Valdimolino.
Il sentiero giunge alle contrade più isolate di Valdimolino dove si trova la roggia che alimentava un tempo le ruote dei mulini. Un primo mulino lo si incontra sulla sinistra appena dopo una stalla: di questo si può osservare la vecchia ruota in legno ormai ricoperta di muschio. Poco più avanti si trova il Mulino Maltauro, di proprietà privata ma che viene aperto al pubblico in qualche occasione.
Lasciati i mulini alle spalle si termina in breve l’escursione ritornando al centro di Valdimolino.