Una anno di minacce e stalking in rete ai danni di una manager: arrestato 29enne
Un 29enne di Cornedo Vicentino, Marco Cecchetto, incensurato, è stato arrestato ieri mattina dalla polizia postale di Piacenza con l’accusa di stalking informatico. Oggetto delle su attenzioni criminali, una giovane manager piacentina, vittima per un anno dei suoi atti persecutori e delle sue minacce.
Come raccontano ilpiacenza.it e e piacenza24.eu, tutto era iniziato più di un anno fa, precisamente a maggio 2016, quando Cecchetto aveva inviato alla manager, direttore commerciale di una aziende di selezione del personale, il proprio curriculum sperando in una assunzione. In difficoltà nel caricare il curriculum on line, l’uomo aveva iniziato a mandarle mail nelle quali criticava la mancata risposta da parte della manager. Da lì il passaggio alle minacce sempre più pesanti (“Ti stupro, ti sfiguro con l’acido e ti ammazzo”), ai tentativi di distruggere la vita professionale della donna e alle minacce ai familiari il passo è stato breve ed è proseguito per mesi. Cecchetto in alcuni frangenti ha anche pubblicato su siti hard fotomontaggi hard della donna inviando i link ai contatti della stessa, ai suoi amici, parenti e colleghi, non solo di Piacenza ma anche di filiali dell’azienda per cui lavorava in altre zone d’Italia. La donna ha quindi sporto querela nell’ottobre 2016, ma questo non ha fatto desistere l’uomo, che ha proseguito nel suo comportamento nonostante due ammonimenti. Nei mesi era stato un susseguirsi di insulti, minacce, fotografie del volto con vicino un organo maschile, inserimento del nome della donna e del suo profilo in una chat di incontri, creazione di falsi profili Facebook dedicati a insultare la donna.
La polizia postale di Piacenza aveva infatti iniziato una serie di indagini complesse cercando indirizzi IP, collegamenti web e localizzazioni (le indagini hanno accertato che solo su Facebook Cecchetto era riuscito a gestire ben undici contemporanemente). La svolta era avvenuta quando l’uomo da un albergo di Praga aveva continuato nei suoi atti persecutori via web: la polizia è riuscita a localizzare il pc e chiamando l’hotel ha avuto conferma sulla presenza del giovane. Le forze dell’ordine lo hanno quindi contattato chiedendogli di smettere, ma visto che non era servito a nulla era partita una seconda diffida, consegnata nella mani del 29enne dai carabinieri di Valdagno. Per tutta risposta Cecchetto aveva subito minacciato la manager di morte nuovamente nel caso in cui non avesse ritirato la denuncia.
La procura di Piacenza ha ritenuto gravissimo che, nonostante l’uomo fosse stato interrogato dalla procura di Vicenza e diffidato alla fine di maggio di quest’anno per ben due volte, continuasse a inveire contro la sua vittima in una escalation di odio, senza peraltro rendendosi conto ormai di essere al centro di un’indagine. Era arrivato persino a minacciare di gettarle acido sul viso, di violentarla o di stuprare dei familiari, in un crescendo che ha avuto il suo apice lo scorso 28 luglio con una messaggio nel quale esplicitamente diceva “ti uccido”, cosa che ha fatto scattare l’arresto.
“E’ una vicenda inquietante sotto tutti i punti di vista – commenta il sovrintendente capo della polizia locale di Piacenza Pietro Vincini – ma l’elemento più spaventoso è che lo stalker a un certo punto sapeva tutto della sua vittima, mentre quest’ultima non sapeva nemmeno che volto avesse il suo persecutore. Un aspetto che avrebbe permesso all’uomo di agire indisturbato qualora avesse deciso di procedere con aggressioni fisiche”.
Cecchetto si trova ora rinchiuso nel carcere San Pio X di Vicenza mentre gli inquirenti proseguendo le indagini per completare il quadro in attesa del processo.