Anziani raggirati da finto maresciallo dell’Arma. I carabinieri – quelli veri – lo arrestano


Si proclamava maresciallo dei Carabinieri visitando case abitate da persone sole e anziane, girando in taxi dalla zona di Cittadella a quella di Bassano del Grappa. Una scelta fin troppo “vistosa”, quella di farsi scorrazzare, che ha permesso ai militari dell’Arma di intercettare un soggetto criminale con una certa facilità dopo le segnalazioni dei tentati raggiri ricevute ieri mattina, fino a far scattare l’arresto. Si tratta di un italiano di 45 anni, pluripregiudicato ma evidentemente “libero di far altri danni”, residente in Campania.
L’uomo, non residente in Veneto, è sospettato di essere l’autore di più tentativi di truffe tra le due province, approfittando dei persone fragili. Ancora una volta, utilizzando l’ormai nota tecnica del finto maresciallo dei Carabinieri che annuncia un incidente stradale occorso a un parente prossimo delle anziane vittime – di solito un figlio, a volte un nipote – offrendosi come tramite per risolvere in tempi record e quindi del tutto inverosimili le “grane” legali.
In tal modo, appropriandosi di denaro contante e gioielli preziosi in danno a pensionati che solo in un secondo momento si rendono conto del tranello. Così è avvenuto anche ieri, fino a quando l’aliquota Radiomobile della compagnia di Bassano ha intercettato il veicolo di trasporto persone a Nove, in zona residenziale. Dopo aver osservato a distanza i movimenti del soggetto, i militari hanno chiesto rinforzo ai colleghi della stazione di Nove e del gruppo di Cittadella. Disponendo così un “accerchiamento” dell’area in modo da impedirne la fuga e, contestualmente, favorirne il fermo.
In questo caso si è accertato poi come il soggetto poi denunciato per truffa avesse preso di mira una pensionata di 67 anni, raggiunta da una telefonata poco prima in cui un sedicente comandante della stazione locale dei Carabinieri preannunciava l’arrivo di un collega in casa della donna. Il solito canovaccio dell’incidente stradale (inventato) occorso al figlio definito come responsabile del fatto, e poi arrestato. Millantando una sorta di “cauzione” da pagare subito per restituirgli la libertà, un sistema che si vede nei film e che non è contemplato nell’ordinamento giudiziario italiano. In cambio di una somma ingente prefissata in 14.600 euro nel corso della telefonata, rigorosamente da consegnare in contanti o valori, il finto maresciallo avrebbe risolto tutto.
La 67enne potenziale vittima del raggiro, comprensibilmente disorientata dall’angosciante notizia appena appresa, si è subito attivata per consegnare tutto il denaro posseduto nelle mura domestiche, per un totale di circa 4.500 euro. Aggiungendo monili in oro per andare vicino alla somma richiesta, come si trattasse di un riscatto. Nel frattempo, anche il marito della pensionata veniva contattato telefonicamente, da un secondo complice, confermando la “storiella” dell’incidente e dell’arresto del figlio.
Una volta uscito dall’abitazione con in mano il malloppo il criminale è risalito sul taxi per poi farsi lasciare a una fermata del bus pubblico, salendo sullo stesso nel tentativo di fuorviare le ricerche nei suoi confronti una volta smascherato l’imbroglio e, con ogni probabilità, pronto a recarsi in un luogo prestabilito per ricongiungersi con il complice. Non appena sceso a Schiavon, però, sono intervenuti i militari per arrestarlo. I militari, quelli veri, lo hanno immediatamente perquisito, trovando quanto sottratto con l’inganno alla 67enne novese, alla quale è stato restituito tutto in seguito.
“L’Arma dei Carabinieri rinnova l’invito ai cittadini ad usare la massima prudenza in
occasione di tali insolite telefonate e sul fronte della prevenzione mette in campo numerose
iniziative con campagne di informazione per venire incontro alla popolazione e sensibilizzare tutti sulla tematica delle truffe agli anziani. Sul sito internet dell’Arma www.carabinieri.it, nella sezione “in vostro aiuto” sono illustrati i consigli e le informazioni molto utili per contrastare l’increscioso fenomeno delle truffe in danno delle persone più vulnerabili, in particolare gli anziani. In caso di necessità, reale o presunta, l’invito è chiamare senza esitazione il 112″.