Caccia, prolungato il divieto di una settimana sull’Altopiano (e il Bellunese)
Due distinti decreti, firmati ieri dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, spostano a domenica 11 novembre il termine del divieto di caccia nelle zone più colpite dalle devastazioni del maltempo. Si tratta in particolare della provincia di Belluno, in cui i fucili dovranno rimanere scarichi in tutto il territorio e, in pratica, l’Altopiano dei Sette Comuni e una porzione di Altovicentino, nel dettaglio la zona faunistica delle Alpi secondo il piano faunistico venatorio che ne definisce i confini.
Riguardo la pesca, invece, prorogato il blocco per il solo territorio della provincia di Belluno, sempre fino a domenica. La sospensione su larga scala riguardava l’attività su fiumi e laghi del territorio, non quella marittima. I pescatori vicentini invece potranno riprendere canne, ami e lenze e tornare sulle sponde di fiumi e torrenti.
La scorsa settimana, in considerazione del meteo instabile e dei danni causati da piogge e raffiche di vento, il governatore del Veneto aveva imposto il divieto prima su tutto il territorio regionale, revocandolo in un secondo momento per le giornate di sabato e domenica, ad eccezione delle due fasce montane più colpite dove rimane tutt’oggi interdetta l’attività venatoria. Decisioni che nei giorni scorsi hanno acceso un dibattito rovente negli ambienti politici, oltre nel mondo delle associazioni venatorie.
“Una scelta di buon senso – aveva commentato Sergio Berlato (Fratelli d’Italia) dopo la ridefinizione del divieto alle sole aree più colpite, in una nota condivisa con la deputata Maria Cristina Caretta, la quale definiva come “madornale errore” la sospensione totale decisa da Zaia -. Nei giorni scorsi non abbiamo risparmiato critiche in merito alla scelta di chiudere la caccia e la pesca in tutto il territorio regionale – continua Berlato – anche nelle zone non interessate da situazioni particolarmente critiche a causa del maltempo. Oggi non possiamo che quale esprimo soddisfazione e sincero apprezzamento”.