Dipendente infedele, i contribuenti non pagheranno due volte: restituito il maltolto
Il Comune è ritornato in possesso dei 42.800 euro sottratti dall’impiegato infedele e l’amministrazione comunale può finalmente tirare un sospiro di sollievo e rassicurare i contribuenti che erano caduti nel raggiro messo in atto dal dipendente pubblico, pagando la tassa rifiuti in contanti.
Le somme sono ora ritornate nelle casse comunali, restituite fino all’ultimo centesimo mancante grazie alle azioni messe in atto dal Comune che, sin da subito, ha cercato di tutelare non solo se stesso, ma anche i cittadini contribuenti interessati dall’intricata vicenda. Un fatto che ha provato tutti e per la quale, si ricorda, è stato aperto un procedimento penale.
L’amministrazione ha reso noto che saranno ritenute valide le somme versate in contanti da quei contribuenti che nei mesi scorsi erano venuti in municipio a denunciare quanto accaduto loro malgrado. Un prezioso contributo nella ricostruzione della vicenda, e grazie a cui in questi mesi è stato possibile pertanto effettuare i dovuti riscontri.
Si tratta di 118 contribuenti che l’Ufficio Tributi provvederà a contattare, una volta verificato la loro posizione contributiva in merito a quanto versato e a quanto effettivamente dovuto. Un passaggio si rende necessario perché è emerso che l’impiegato infedele chiedeva ai contribuenti importi spesso non coincidenti con il tributo corretto.
“I 118 contribuenti possono stare tranquilli – dichiara il Sindaco, Giovanni Casarotto – perché nessuno chiederà loro di effettuare doppi pagamenti: quelli già effettuati in contanti saranno ritenuti validi a tutti gli effetti”.
“Ho sempre avuto massima fiducia nella giustizia – continua Casarotto – e, anche se siamo ancora nelle fasi iniziali del procedimento penale, rivolgo un ringraziamento all’autorità giudiziaria, e in particolare al Pubblico Ministero per la celere e proficua attività investigativa che, assieme alle azioni messe in atto dal Comune, ha permesso di ricostruire la vicenda efficacemente in tempi rapidi e di arrivare oggi al recupero dell’intera somma di 42.800 euro”.
“La struttura – precisa Alberto Samperi, assessore al bilancio, finanze e tributi – ha dimostrato di avere gli anticorpi nei confronti di queste situazioni. Nel giro di pochi mesi siamo riusciti, con la strategia giusta, a recuperare la somma, evitando ai cittadini di pagare due volte. E’ stato il frutto di un importante lavoro svolto dagli uffici”.