Disordini Vicenza-Spal: il Questore emette 39 Daspo
Non sono rimasti senza conseguenze gli scontri tra ultras delle opposte tifoserie avvenuti lo scorso 19 febbraio a Vicenza, prima dell’incontro di calcio valevole per il Campionato di Serie B tra Lanerossi Vicenza e Spal.
In quell’occasione, nei pressi del Ponte di Ferro (ossia poco lontano dallo Stadio “Menti”) una cinquantina di supporter ferraresi – giunti a Vicenza alla spicciolata su 16 auto private e quindi eludendo deliberatamente le indicazioni fornite dalla Questura riguardo alle modalità ed ai percorsi di accesso allo Stadio – si erano dati appuntamento con gli ultras del Vicenza per affrontarsi in maniera violenta. Non appena entrati in contatto fra loro, era scoppiato un violento tafferuglio con lanci di bottiglie, sassi ed oggetti contundenti fabbricati artigianalmente.
Solo il pronto intervento delle forze dell’ordine, disposto dal Questore, ha consentito di limitare gli scontri alla durata di poche decine di secondi, evitando che la situazione degenerasse e potesse comportare ben più gravi conseguenze.
Nell’occasione, tuttavia, un agente della Digos di Vicenza era stato colpito alla testa e al corpo e, dopo essere stato soccorso, era stato medicato presso l’ospedale di Vicenza con una prognosi di 7 giorni.
Le indagini condotte dalla Digos di Vicenza, con la collaborazione della polizia scientifica berica – che tra l’altro, ha analizzato nel dettaglio i filmati dei sistemi urbani di videosorveglianza – e della Digos di Ferrara, hanno consentito di dare un volto ed un nome a 39 persone che hanno preso parte attivamente agli scontri.
La divisione anticrimine della Questura vicentina, di conseguenza, ha predisposto altrettanti Decreti di Divieto di Accesso alle Manifestazione Sportive (Daspo) nei confronti di costoro, per la durata di 5 anni più obbligo di firma per i recidivi, e di 3 anni per gli altri. I Decreti sono stati disposti e firmati dal Questore Paolo Sartori ed immediatamente notificati agli interessati.
I 39 ultras non potranno accedere, per la durata del Daspo, a tutti i luoghi del territorio nazionale ed estero dove si svolgono manifestazioni sportive del calcio, di ogni Categoria e grado dei Campionati nazionali di serie A, B, C, C.N.D., Eccellenza, della Coppa Italia, delle partite della Nazionale Italiana di calcio e dei tornei internazionali oltre che delle amichevoli di ogni categoria.
La Questura sta svolgendo ulteriori indagini al fine di individuare altri soggetti coinvolti e anche nei loro confronti, una volta identificati, verranno adottati i provvedimenti del caso.
Nel dettaglio sono 13 i provvedimenti a carico di ultras del Vicenza emessi dal Questore sono sette Daspo di tre anni a carico di un libero professionista 56enne di Vicenza, un operaio 29enne di Nanto, un libero professionista 49enne di Vicenza, una 30enne di Zevio (Verona) responsabile di un’azienda di ristorazione; un operaio 33enne di Brendola; un 39enne di Montecchio Maggiore, responsabile in un’azienda termosanitaria; un operaio 28enne di Alonte. Sei invece i provvedimenti più gravi sempre a carico di tifosi biancorossi: si tratta di Daspo di 5 anni più obbligo di firma in Questura a carico di: un operaio 24enne di Longare; un operaio edile di 30 anni di Cornedo Vicentino; un imprenditore 41enne di Arcugnano; un operaio di Sarego 32enne; un imprenditore 44enne di Isola Vicentina; un operaio 46enne di Vicenza. Quanto agli ultras della Spal, sono stati notificati complessivamente 26 Daspo: 17 della durata di 3 anni e 9 per la durata di 5, questi ultimi corredati dall’obbligo di firma in Questura.
“E’ inammissibile – ha affermato il Questore – che un evento sportivo possa essere usato come pretesto, da parte di una minoranza di individui già noti alle forze dell’ordine, per porre in essere preordinati e organizzati atti di violenza che hanno comportato il ferimento di un nostro agente. Quello che è avvenuto nella zona del Ponte di Ferro, dove solo grazie all’immediato intervento della Polizia non abbiamo assistito a ben più tragiche conseguenze, ha creato non pochi disagi e preoccupazione tra la cittadinanza che abita in quella zona, e per questo motivo ho deciso di intervenire con fermezza. Tali atti di violenza non sono tollerabili, e come tali sono stati considerati e sanzionati”.