Dodici atleti e una staffetta da 2700 chilometri per commemorare i soldati della Ritirata di Russia
Prima il viaggio poi, una volta in Russia, 2.700 chilometri a piedi per arrivare a Monte Berico. Partono quest’oggi da Isola Vicentina i partecipanti a “Lungo la strada del ritorno”, la staffetta commemorativa Russia – Italia per il 75esimo anniversario della Ritirata dei soldati italiani dal fronte russo durante la Seconda guerra mondiale.
La partenza della staffetta vera e propria è fissata per lunedì prossimo da Rossosch in Russia e l’arrivo è previsto per il pomeriggio di sabato 19 agosto, a Piazzale della Vittoria di Monte Berico a Vicenza. In totale sono 2.700 chilometri che si snoderanno tra Russia, Ucraina, Polonia, Repubblica Ceca, Germania e Austria. Nell’arco di 12 giorni si alterneranno 12 atleti con l’obiettivo di percorre 20 chilometri ciascuno. Protagonisti, l’associazione podistica “Atletico Bastia” di Rovolon in provincia di Padova e l’associazione culturale Tracce di memoria di Isola Vicentina, che girerà un documentario sulla Ritirata di Russia nei principali luoghi di combattimento lungo le sponde del fiume Don, dove le armate italiane dal ’41 al ’43 furono impegnate a sostegno dell’esercito tedesco.
“In maniera simbolica intendiamo riportare a casa tutti quelli che non ce l’hanno fatta, ricordano il dolore, la fatica, la sofferenza delle famiglie che sono rimaste in Italia senza notizie dei loro cari: che questa staffetta sia un messaggio di pace, di speranza e anche di riposo per quanti hanno sofferto in quegli anni”, spiega Claudio Pellizzaro, portavoce del gruppo Tracce di Memoria. “La nostra associazione sportiva dilettantistica – aggiunge Igino Pierantoni, presidente della Atletico Bastia – ha aderito con entusiasmo a questo progetto con Tracce di Memoria, un’idea che risale a due anni fa e che ora si realizza. I nostri atleti si sono preparati al meglio, consapevoli che durante il percorso troveremo complicazioni legate alle condizioni meteo e difficoltà fisiche; onoreremo al meglio l’impegno, sapendo di fare una cosa inconsueta. Un ringraziamento particolare va alla Regione del Veneto e agli sponsor che ci sostengono”.