Falsi green pass, Amadeus: “Madame non è esclusa da Sanremo”
Il direttore artistico del Festival di Sanremo, Amadeus, è intervenuto ieri in un programma radiofonico e ha parlato del rischio-esclusione per la cantautrice vicentina Madame, nome d’arte di Francesca Calearo, di 20 anni, indagata per il reato di falso ideologico nell’indagine sulle false vaccinazioni anti-Covid. Amadeus ha confermato che allo stato dei fatti la giovane promessa musicale vicentina non è esclusa dalla kermesse canora.
“In questo momento – ha affermato Amadeus intervistato in un programma di Rtl 102.5 – dare un giudizio con il panettone in bocca su una cosa così seria, mi pare poco serio. C’è un’indagine in corso e si è innocenti finché non si viene dichiarati colpevoli. Ad oggi Madame è in gara a Sanremo, poi vediamo cosa accade da qui al festival. Sarebbe un vero peccato che il pubblico non possa ascoltare il suo brano”.
Il nome di Madame (e della tennista Camila Giorgi, attuale numero uno del tennis femminile italiano) è emerso nell’indagine avviata a febbraio dalla Procura della Repubblica di Vicenza, che ha già portato all’arresto di tre persone che avrebbero certificato false vaccinazioni anti-Covid facendo ottenere il Green Pass ai propri “clienti”, non solo vicentini ma provenienti (proprio come il caso della marchigiana Giorgi) anche da fuori regione. Si tratta della dottoressa Daniela Grillone Tecioiu, 57 anni, medico di base con studio a Vicenza, specializzata in medicina estetica e ozonoterapia.
Emettevano falsi green pass, indagate 14 persone. Arresti domiciliari per 3 medici
Complessivamente sono quindici, secondo quanto riporta oggi il Corriere della Sera, le persone indagate per falso ideologico e fra esse, appunto, la cantautrice vicentina ventenne, il cui nome (Francesca Calearo, appunto) è nella liste della dottoressa Grillone pur non essendo sua paziente: il sospetto della Procura è che si sia recata da lei per ottenere il Green pass senza però materialmente essersi vaccinata.
La dottoressa Daniela Grillone Tecioiu è stata interrogata ben cinque volte dalla procura berica (in particolare dal sostituto procura Gianni Pipeschi, titolare dell’inchiesta), assistita dall’avvocato Fernando Cogolato. Avrebbe detto di averlo fatto “per tutelare la salute” dei pazienti, che avrebbero presentato “patologie e allergie” che rendevano controindicata la vaccinazione. Per sua stessa ammissione sarebbero state almeno trecento le persone che avrebbero ottenuto in modo illegale il Green Pass.
Insieme alla Grillone, che avrebbe reso una confessione piena rispetto alle sue responsabilità, ci sono il marito il marito Andrea Giacoppo, e il nefrologo Erich Goepel Volker, 64enne di Malo. Quest’ultimo non era solo medico di medicina generale da supplente in uno studio di Fara Vicentino, ma anche il medico di rifer e rimessi poi in libertà. In attesa dell’eventuale processo, hanno ottenuto dall’Ulss la possibilità di tornare a esercitare.