Il mito del Mundial ’82 ambasciatore biancorosso. “Sono qui per il Vicenza del futuro”
Paolo Rossi, un mito azzurro ma anche biancorosso. Ed ora ufficialmente insignito del titolo di ambasciatore del L.R. Vicenza nel mondo. L’investitura ufficiale stamattina sul portale della società, trasformando in realtà quella che nei mesi scorsi era un’ipotesi suggestiva: il “Pablito” nazionale, simbolo vivente del glorioso Lanerossi di fine anni ’70, ricoprirà un incarico fortemente voluto dal patron Renzo Rosso. Un Pallone d’oro, un campione del mondo, un capocannoniere di serie A (proprio con la maglia del “Lane” indosso) che parlerà e rappresenterà il club in ogni angolo del pianeta dove si parli di calcio. Eventi sociali ed istituzionali in primis, ma anche con il ruolo di consigliere.
Rosso & Rossi. E di gol. Visto che Paolo Rossi, oggi 62enne, in biancorosso ne siglò ben 60 in tre stagioni di permanenza allo Stadio Menti. La prima in serie B culminata con la promozione (21 reti), la seconda annata “dei miracoli” conclusa al secondo posto alle spalle solo delle Juventus (24), con il sogno scudetto nel cuore degli ultras vicentini. Poi i 15 gol che non bastarono a dribblare una clamorosa retrocessione. Era il Vicenza dell’altrettanto mitico G.B. Fabbri, e di un entusiasmo epico al pari della seconda tornata di età dell’oro vissuta a metà anni ’90 nell’era Dalle Carbonare.
Oltre al ruolo di rappresentanza, “Pablito” assume un altro incarico concreto come membro del consiglio di amministrazione. Partecipando così, a tutti gli effetti, alla vita societaria del club. “Oltre ad essere un’icona del calcio italiano e vicentino, Paolo Rossi è un ottimo manager, un professionista di lunga esperienza e un grande intenditore di calcio – queste le parole di benvenuto di Renzo Rosso -. Per questo motivo lo vogliamo con noi in questa avventura. Sono sicuro che con la sua esperienza e le sue conoscenze darà un importante contributo al raggiungimento di traguardi sempre più importanti per la squadra”.
Assist subito raccolto. “Ho accettato la proposta di Renzo Rosso perché è un imprenditore serio e concreto – commenta l’ex attaccante – e perché sono contento di rientrare a far parte di una grande famiglia che non ho mai dimenticato e che ho sempre avuto nel cuore, per quello che mi ha dato e per quello che ha rappresentato nella mia vita e nella mia carriera. Adesso le carte ci sono tutte per costruire il Vicenza del futuro, per fare un ottimo lavoro e raggiungere obiettivi importanti e per far sì che la mia esperienza vincente con questi colori possa ripetersi ancora. Puntare in alto si può, avanti tutta”.