Il jeans si compra il classico: la Zanella salvata da Tramarossa. Futuro per 31 lavoratori su 95
Buone notizie per la sartoria Zanella di Caldogno. La storica ditta vicentina produttrice di pantaloni di alta gamma, era stata infatti chiusa a fine 2016, lasciando a casa di punto in bianco ben 95 dipendenti. Ora le macchine si rimetteranno in moto e tornerà ad essere guidata da imprenditori vicentini, grazie all’accordo siglato tra la Bulls & Lions srl – società holding della famiglia Chemello di Sarcedo, titolare del marchio Tramarossa – e il fondo americano Tengram, che aveva acquisito ancora nel 2015 la Zanella Confezioni. L’accordo sindacale è stato sottoscritto lunedì scorso in Regione a Venezia grazie alla mediazione dell’assessore regionale Elena Donazzan e prevede il salvataggio del posto di lavoro per 31 dipendenti, tutti del settore produttivo.
Resta così nel territorio e si arricchisce di una nuova stimolante sfila la grande cultura sartoriale vicentina. Belle storie con decenni di tradizione (Zanella dal 1964 e Tramarossa dal 1967) che si incrociano e si fondono, garantendo un futuro di crescita e di riconosciuta qualità: Zanella top brand nel pantalone di alta gamma, Tramarossa top brand nel fashion jeans. Un fenomeno di orizzonte internazionale, con significativi investimenti, ma fondato sui valori del lavoro e della creatività dei laboratori tessili del territorio.
La Zanella era in difficoltà da alcuni anni quando la Tengram, nell’operazione di due anni fa, aveva scelto di mantenere la titolarità del marchio, cedendo invece ad altra società americana l’attività produttiva di Caldogno, affidata alla Vicenza Manifacturing. Purtroppo, a fronte del mancato rilancio della linea, a fine 2016 la fabbrica era stata costretta a chiudere ogni operatività e la società era stata sottoposta a procedura di pre-concordato. Le dipendenti attualmente stanno beneficiando della cassa integrazione in deroga (fino a fine agosto). La trattativa fra Tengram e la famiglia Chemello, iniziata sei mesi fa e curata dallo studio Favero & Canilli di Vicenza e Pedersoli di Milano, è sembrata subito particolarmente interessante agli imprenditori di Sarcedo da un punto di vista commerciale, dato che, ad oggi, il brand Zanella è venduto quasi esclusivamente negli Stati Uniti e il marchio Tramarossa in tutto il mondo, ma non negli States. Per entrambe le società si è profilata quindi l’opportunità di una immediata sinergia: poter reciprocamente penetrare, con i propri marchi, nuovi e primari mercati.
Ricevuta positiva disponibilità da parte della Tengram, che ha svolto un ruolo molto attivo per il successo del progetto contrattuale, la holding della famiglia Chemello ha così definito la procedura di acquisto della piena proprietà della società in pre-concordato che gestiva in Italia la linea produttiva della Zanella Confezioni. A fronte di tale operazione, è stato raggiunto un definitivo accordo che consegna alla società vicentina la licenza del marchio Zanella per tutto il mondo, eccetto gli Stati Uniti, nonché il diritto alla produzione diretta presso la fabbrica di Caldogno ed infine la distribuzione di Tramarossa, ad opera di Tengram, in tutti gli Stati Uniti.
Lunedì scorso l’accordo sindacale è stato firmato in Regione a Venezia: i 31 posti di lavoro salvati sono tutti nell’area produttiva, per la parte amministrativa, infatti, Tramarossa si avvarrà della risorse professionali già presenti a Sarcedo. “La situazione era molto complicata e l’abbiamo seguita fin dall’inizio, cinque anni fa – afferma l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan – e ci fa piacere che Zanella riparta con un’azienda vicentina, anche se i numeri, da un punto di vista occupazionale, sono piccoli. Seguiremo passo passo lo sviluppo dell’iniziativa e ho giù dato la disponibilità della Regione per mettere in campo quanto sarà necessario in termini di formazione, acquisizione di competenze e riorganizzazione aziendale. E’ una pagina nuova per Zanella e anche per Tramarossa. Bene che l’azienda sia tornata in mano ad imprenditori italiani, perché abbiamo visto che questo marchio, come altri del tessile abbigliamento e del lusso sono ricercati nei marcati stranieri e oggetto di acquisizioni che non sempre tutelano la produzione”.
Soddisfazione anche sul fronte sindacale: “E’ particolarmente positivo che la Zanella passi nelle mani di imprenditori locali e di lunga esperienza nel campo delle confezioni, lo ancora di più se teniamo presente che proprio in queste settimane l’Alto Vicentino è alle prese con un’altra situazione molto grave, la chiusura della Tesina del gruppo Forall proprio a Sarcedo” spiega Sergio Merendino della Filctem-Cgil, che lunedì era a Venezia per la firma dell’accordo.
“Siamo molto soddisfatti – afferma infine Roberto Chemello – per aver condotto in porto questa complessa trattativa e per la ripresa, a breve, della linea produttiva nella storica sede di Caldogno. Si comincerà con una trentina di dipendenti, ma con l’ambizione di tornare agli antichi splendori, in un futuro non lontano. Il rilancio del marchio e l’espansione, anche in termini occupazionali, sono gli obiettivi che ci siamo fissati nel medio termine. Zanella e Tramarossa pronte a scrivere una nuova pagina di quella tradizione sartoriale, tutta vicentina, che ha poche uguali nel mondo intero!”.