Le ragazze del Dream 5 Dueville in corsa per il sogno: oggi la finale Scudetto
I pregiudizi e le convinzioni sociali sono estremamente difficili da distruggere, si sa. Per almeno due secoli, ad esempio, il calcio è sempre stato solo e solamente una faccenda da uomini. Lord inglesi prima e piccoli borghesi poi si sono sfidati a dimostrare la loro forza fisica e abilità tecnica sui prati verdi di tutto il mondo, fino a creare l’impero globale che è oggi il calcio, una delle industrie più floride al mondo.
Tutto questo però sta lentamente cambiando. Pochi giorni fa, una partita di calcio femminile che ha visto protagonista Atletico Madrid e Barcellona ha fatto 60mila spettatori. In Italia da quest’anno il campionato di Serie A femminile è trasmesso da Sky: piccoli passi avanti per aiutare il movimento a crescere, dando dignità a delle straordinarie atlete che spesso hanno poco da invidiare (tecnicamente) ai più ricchi e blasonati colleghi maschi.
Questa lunga premessa è per raccontarvi la favola del Dream 5 C5 Dueville, la squadra campione regionale veneta juniores di calcio a 5. Un team composto da ragazze tra i 14 e i 18 anni, allenate con infinita passione dal nostro stimato collaboratore Omar Dal Maso.
Questa squadra, che semina da oltre sei anni, investendo tutto le sue risorse nel vivaio femminile, oggi affronta la finale scudetto Under 19 Nazionale Femminile a Faenza, contro la Lazio. Dopo aver guadagnato il diritto di giocarsi questa fase finale vincendo il girone qualificazione, andando a primeggiare anche contro l’Aosta, le ragazze di Dal Maso hanno fatto l’impresa di battere ai quarti il Falconara, e in semifinale la Ternana. Grazie a questi risultati, oggi per loro c’è la storica possibilità di vincere lo scudetto juniores di calcio a 5, contro una squadra, la Lazio, ben superiore in termini di risorse disponibili e storia.
Nel fare il nostro personalissimo in bocca al lupo a queste straordinarie ragazze e al loro staff tecnico, vi lasciamo all’emozionante racconto di questi momenti fatto da Omar Dal Maso, un autentico paladino dello sviluppo del movimento del calcio femminile in Italia.
“Abbiamo sperimentato e testato noi per tanti (non per tutti, non siamo così pionieri) come una minuscola società di provincia senza sponsor nè santi in paradiso possa andare a zonzo per il Veneto, la Valle d’Aosta, le Marche, l’Umbria e ore l’Emilia Romagna senza svenare ragazze e famiglie, per giocare anche contro chi fa del futsal già un lavoro, e non solo un sogno (Dream, ecco ci qua). Paradossale, Under 19. Ma così è, se vi pare. Lontano anni luce pensando al genitore di turno che mi chiede: scusa ma quando posso pagare la quota?
Abbiamo sperimentato lo stupore nostro e altrui per la semifinale di andata con la Ternana giocata sul filo del rasoio per tutto il match, sbagliando tutto dietro proprio noi che avevamo la miglior difesa del creato (nel Nord) e mostrandoci affilate come le nostre (ahimè, ahiOmar) lingue davanti. Abbiamo sperimentato cosa significa emozionare 200/250 persone in quest’occasione, a Quinto Vicentino. Riempire una palestra.
Abbiamo sperimentato le lacrime, a Terni, dopo un match di ritorno in cui la risalita sembrava a portata di mano prima di precipitare. E abbiamo sperimentato come anche una squadretta di paese (neanche e nemmeno di provincia) abbia gli stessi diritti dei club più blasonati, chiedendo una banalità, il rispetto delle regole.
E, infine, in queste ore, stiamo sperimentando la tensione, l’ansia di non essere all’altezza, le gambe che barcollano, di fronte a una finale scudetto. Quelle che chiamale se vuoi emozioni, da cui vorresti prima scappare e poi vivere e rivivere a comando un domani in ogni istante di vita.
Oggi, alle 20.30, al Palacattani di Faenza, un palasport da 5 mila posti, i seggiolini che rimarranno vuoti saranno occupati dalle immagini che queste 14 ragazze e ragazzine hanno serbato nella mente e nel cuore di questa sperimentale e sperimentata avventura tricolore.
Sì, di fronte ci saranno le pluricampionesse della Lazio che di tricolore sono maestre e che ce l’hanno cucito a tripla mandata sul cuore. Sono aquile, rapaci e pronte a colpire chi vola basso. Le conosceremo, affronteremo, e da loro impareremo dando il massimo che si può dare, magari dando filo da torcere. Sperimentando, anche qui, l’effetto che fa.
Per chi vuole seguirci da casa, diretta video su Pmg Futsal, ore 20.30. Per gli 80 in partenza domani, buon cammino”.