Il libro elettronico sbarca nelle biblioteche vicentine: in prestito più di dodicimila ebook
Le biblioteche vicentine ora prestano anche i libri online. Si chiama digital lending il nuovo servizio offerto dalla Rete provinciale che mette assieme 92 sale di lettura pubblica del Vicentino. A disposizione, grazie ad una collaborazione tra la Rete e l’azienda Comperio, ci sono 12mila titoli commerciali.
Si può accedere da qualsiasi luogo e a qualsiasi ora tramite una connessione internet: basta avere la tessera di una delle biblioteche della Rete ed entrare nel sistema. Funziona, infatti, che ogni utente iscritto può scaricare gratuitamente sui propri dispositivi (smartphone, pc, tablet, e-reader) due e-book al mese; gli ebook sono disponibili nei supporti per 14 giorni. Oltre ai dodicimila libri elettronici sono a disposizione 6.900 tra periodici e quotidiani nazionali e internazionali.
“Così la biblioteca diventa un edificio senza pareti – commenta il consigliere delegato provinciale alla Cultura Francesco Enrico Gonzo – che diventa accessibile a tutti. Questo grazie anche a Comperio. Ma non è solo una questione di tecnologia, che sicuramente aiuta anche in questo. In realtà, noi contiamo sul desiderio dei giovani di andare oltre ed un modo importante ed efficace è proprio quello di varcare la soglia materiale di una biblioteca, sentire l’odore dei libri ed aver voglia di scoprire quello che le copertine (e la pigrizia, come detto) spesso celano”.
“Gli utenti attivi nel 2016 – sottolinea la coordinatrice della Rete Bibliotecaria di Vicenza Lidia Zocche – sono stati 101.717 con 14.027 nuovi iscritti rispetto al 2015. Per attivi si intendono coloro che hanno effettuato almeno un prestito nel corso dell’anno sebbene gli utenti possono usufruire anche di altri servizi, quali la lettura di periodici e quotidiani, consultazione internet, studio/ricerche, incontri di lettura. Complessivamente sono stati 1.690.903 i prestiti, contro il 1.369.104 del 2015 facendo in tal modo di Vicenza la provincia del Veneto con le più alte performance. Padova, seconda, non arriva al milione di prestiti”.