Marco Frigo, è l’anno della maturità agonistica e sportiva per lo sprinter
Pronto a scattare sui pedali e tenere saldo il manubrio della sua bici lo sprinter vicentino e azzurro Marco Frigo. Per lo studente dell’Itis Fermi di Bassano del Grappa, che ha compiuto 18 anni lo scorso mese di marzo, è scattato anche il conto alla rovescia in vista degli ormai imminenti Campionati Mondiali di Ciclismo Innsbruck in Austria, dove proverà a sfoderare la sua forza esplosiva da velocista di primo livello tra gli Juniores italiani convocati dal commissario tecnico De Candido. Il giorno fatidico della corsa in linea è fissato in giovedì 27 settembre.
Per Marco Frigo, eccellente esempio di come studio e sport agonistico ad alto livello possano coniugarsi insieme, dopo i primi giorni in aula – frequenta la classe quinta, con la “volata” per la maturità già lanciata – è arrivato il momento di saltare dalla sedia alla sella e cercare la maturità agonistica, vale a dire la consacrazione a livello internazionale. A “certificare” intanto i traguardi è il dirigente scolastico Gianni Zen: “Fin dalla prima superiore il ragazzo si è distinto sia per la passione per lo sport che per l’impegno sui banchi di scuola conseguendo, in entrambi i casi, degli ottimi risultati. “.
Il giovane Frigo, classe 2000, non è nuovo a convocazioni in Nazionale, fresco dal ritiro premondiale di Livigno, è seguito da vicino anche dall’ex corridore Alessandro Petacchi, dominatore degli sprint sui pedali e ciclista professionista per quasi vent’anni. Il velocista vicentino, dotato di un fisico prestante e specialista degli arrivi in volata, è in forza al team Danieli 1914 Cycling Team e correrà nel manipolo di nove atleti scelti per rappresentare l’Italia tra gli Juniores.
Nell’occasione, ovviamente, vestirà short e shirt azzurri con la bandiera tricolore. Per i compagni di classe e professori non sarà necessaria la “giustificazione” per seguire l’impresa di Marco, con appuntamento televisivo in diretta Raisport dalle 14.15 di giovedì, ma ci sarà anche qualcuno di loro che firmerà magari l’assenza per una gita in Austria per tifare da vicino l’amico.
Proprio da quelle parti ma in Carinzia, un mese fa, la vittoria mani al cielo nella classica di categoria Diexer Bergrenner, ottimo biglietto di presentazione per il bassanese evidentemente non spaventato dalle latitudini alpine.